quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 11 FEBBRAIO 2016
Azienda Usl Bologna. Senologia della Breast Unit: un nuovo mammografo donato da Unindustria

E' il primo al mondo in grado di eseguire biopsie vacuum assisted guidate da tomosintesi, una tecnica d’avanguardia che consente la visualizzazione tridimensionale della mammella, con immagini che corrispondono a sezioni molto sottili (1 mm). Consente di caratterizzare in modo più evidente lesioni anche molto piccole.

L’offerta diagnostica della Senologia della Breast Unit dell’Azienda USL di Bologna si arricchisce grazie al contributo degli imprenditori di Unindustria Bologna che dona un nuovo mammografo digitale con tomosintesi Giotto Class. L'apparecchio, frutto della ricerca scientifica dell’IMS (Internazionale Medico Scientifico) di Sasso Marconi, che nel 2016 festeggia i suoi primi 50 anni di attività, è il primo al mondo in grado di eseguire biopsie vacuum assisted guidate da tomosintesi, una tecnica d’avanguardia che consente la visualizzazione tridimensionale della mammella, con immagini che corrispondono a sezioni molto sottili (1 mm). 

Rispetto alla tradizionale visualizzazione bidimensionale è possibile, quindi, caratterizzare in modo più evidente lesioni anche molto piccole. L’apparecchio minimizza la quantità di radiazioni utilizzata e riduce i tempi di esecuzione dell’indagine. Design ed ergonomia facilitano la postura anche per pazienti con disabilità. Il mammografo può essere utilizzato, inoltre, sia con paziente in posizione prona che verticale.

“Il tema della prevenzione e dell’importanza della sua valorizzazione è da sempre a noi molto caro. Quella di oggi è la dimostrazione delle grandi cose che si possono fare quando la tecnologia avanzata delle nostre aziende si sposa all’attenzione al sociale e al territorio tipica del nostro contesto imprenditoriale”, dichiara Sonia Bonfiglioli, Vice Presidente di Unindustria Bologna.

Per Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’Azienda Usl di Bologna, ”La Senologia è il cuore della nostra Breast Unit, e rafforzarne la dotazione tecnologica, soprattutto quando, come in questo caso, si acquisiscono apparecchiature di ultima generazione, significa continuare ad investire in prevenzione in un ambito, quello dello screening del tumore della mammella, che sappiamo essere particolarmente rilevante per la salute delle donne. Anche per questa ragione siamo grati ad Unindustria Bologna, che ringraziamo anche per la sensibilità mostrata nella scelta della donazione”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA