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Giovedì 18 FEBBRAIO 2016
Rinnovo Convenzioni. Cipe-Sispe-Sinspe: “Pediatri di famiglia gli unici a essere davvero penalizzati”

La federazione che raggruppa tre sindacati di pediatri ribatte che “ci batteremo fino in fondo per non firmare alcun contratto che ci porterà a lavorare di più, peggio e per assurdo anche guadagnando di meno. Un contratto si firma solo se le parti trovano un accordo ma su queste basi questo sarà impossibile”.

“Non si accetterà mai un contratto che comporti uno stravolgimento totale della nostra professione”. Questa la dura presa di posizione espressa dalla Federazione CIPe-SISPe-SINSPe, il sindacato dei pediatri. “Per cui – sottolinea una nota - diciamo un netto no ad una riduzione dello stipendio con l’abbattimento delle indennità per Associazionismo, Gruppo e personale di studio,no al lavoro gratuito per tutti i giorni della settimana, festivi compresi , dalle 8 alle 24 ,no ad un contratto suicida per la categoria”.

I pediatri garantiscono quindi che “ci batteremo fino in fondo per non firmare alcun contratto che ci porterà a lavorare di più, peggio e per assurdo anche guadagnando di meno. Un contratto si firma solo se le parti trovano un accordo ma su queste basi questo sarà impossibile. I pediatri di famiglia , al contrario dei medici di medicina generale, saranno gli unici ad essere penalizzati da un rinnovo contrattuale costruito su queste basi”.
“I nostri no – conclude la nota - sono motivati per non creare un danno professionale, economico e morale ai pediatri che, all’età media di 55 anni, non possono vedere stravolta la loro vita, andando a lavorare di più, peggio e pagati anche meno”.
 

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