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Giovedì 18 FEBBRAIO 2016
Indennità di esclusività. Azienda ospedaliera di Perugia e Asl Umbria condannate a pagare ai gli arretrati dal 2010 al 2015

Lo hanno stabilito due distinte sentenze del Tribunale di Perugia a seguito dei ricorsi formulati dalla Cgil Fp e Cgil Medici. Le due Asl avevano bloccato gli adeguamenti inserendo l’indennità di esclusività tra gli istituti retributivi oggetto del blocco degli stipendi della PA. LA PRIMA SENTENZA, LA SECONDA SENTENZA.

La Fp-CGIL Umbria e la Fp-CGIL Dirigenti, medici, veterinari ed stpa hanno vinto il ricorso sull'indennità di esclusività: il tribunale di Perugia condanna le AUSL al pagamento degli arretrati dell'indennità di esclusività dei Dirigenti Medici, ingiustamente  bloccati dal 2010 al 2015.
 
E' una battaglia – sottolinea una nota – “che la Fp-CGIL Umbria e la Fp-CGIL Dirigenti medici, veterinari ed stpa, hanno vigorosamente sostenuto sin dal 2012 e che si è svolta prima sui tavoli di trattativa regionali e poi nelle stanze dei tribunali”.

Ecco la storia ricostruita dal sindacato. Il Ccnl 8/6/2000 dei medici prevede il riconoscimento di una scatto retributivo, ricompreso nell'indennità di esclusività, al compimento dei 5 e 15 anni di servizio, in virtù di un affidamento di incarico di responsabilità superiore e conseguente all'esito positivo di una specifica valutazione professionale.
 
Nel 2010 tale riconoscimento economico, maturato per merito e per l'attribuzione di responsabilità superiori, viene ingiustamente riconsiderato nel blocco dei contratti dei dipendenti pubblici, previsto dal D.L. n.78., generando una grave disparità di trattamento economico tra i Dirigenti più anziani e quelli più giovani.
 
A seguito del parere della “Conferenza delle Regioni”, che al contrario, sancisce che l'aumento dell'indennità di esclusività non deve essere considerata soggetta al blocco stipendiale, molte regioni, Marche ed Emilia Romagna per prime, adeguano le retribuzioni dei propri dipendenti. La Regione Umbria, nonostante le numerose sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, no!
 
Da qui vengono avviati i ricorsi dei Dirigenti medici, sostenuti dalla Fp-Cgil Umbria, e con l’assistenza dell'avvocato Cristhia Falchetti Ballerani.
Nel 2015 finalmente anche la Regione Umbria, avvia il riconoscimento degli aumenti dell'indennità di esclusività, ma congela assurdamente gli arretrati dovuti.
 
Il 3 febbraio 2015, con due sentenze, la n. 39/2016 e la n. 50/2016, il Tribunale di Perugia, sezione lavoro, accoglie totalmente le richieste dei ricorrendi e condanna l'Azienda Ospedaliera di Perugia e l'Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 1, al pagamento degli arretrati dell'indennità di esclusività con interessi ed al pagamento delle spese processuali.
 
Per la Fp-Cgil dell'Umbria, “questa sentenza rappresenta una grande vittoria dei lavoratori, che sancisce il rispetto delle norme contrattuali e che ripara a quelle disparità di trattamento economico, che l'ingiustificato blocco, aveva generato”.
 
“Molti sono oggi i ricorsi avviati e molti quelli che si continueremo ad avviare in difesa di questo insopprimibile diritto dei lavoratori. Ci auguriamo – scrive ancora il sindacato - che la Regione Umbria voglia recepire l'importanza di queste sentenze, sanando gli arretrati di tutti gli aventi diritto, per non incorrere in un aggravio di spese processuali per le centinaia di ricorsi che dovrà sostenere, appesantendo gravemente le casse regionali”.
 

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