quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 22 FEBBRAIO 2016
Zika. Bertollini (Oms) a Parlamento Ue: “Pronti a controllo virus. Vaccino in tempi brevi”

Sul sito del Parlamento europeo pubblicata un’intervista al rappresentante dell'Oms all’Ue che guarda con fiducia al futuro. “Abbiamo molta esperienza con il virus Ebola: siamo stati in grado di sviluppare un vaccino quasi completamente in un tempo molto breve. Siamo abbastanza ottimisti sul fatto che si svilupperà almeno una pre-vaccino per la sperimentazione nei prossimi 15-18 mesi”

Il virus Zika, e il rischio che potrebbe provocare la microcefalia nei bambini infetti, ha fatto i titoli dei giornali in tutto il mondo. Il caso è all’attenzione dei deputati delle commissioni per l'Ambiente e per la Salute pubblica che hanno discusso la questione con i rappresentanti dell'OMS. A margine dell’evento l’ufficio stampa del Parlamento ha intervistato Roberto Bertollini, rappresentante dell'OMS all'UE, che ha spiegato che siamo pronti a controllare il virus.

Il virus è noto dal 1947. Perché non è ancora stato studiato un vaccino?
Questa è una delle numerose malattie di cui non abbiamo il vaccino perché sono confinate in determinate aree o sono lievi. Solo ultimamente con i primi casi di microcefalia in Polinesia francese nel 2013-2014 c'è stato un primo allarme. Ora la situazione è molto più grave e c'è una spinta dell'opinione pubblica e dei governi per studiare questi vaccini.

Quanto tempo ci vorrà per sviluppare un vaccino? Qual è la probabilità di successo?
Credo che avrà successo. Abbiamo molta esperienza con il virus Ebola: siamo stati in grado di sviluppare un vaccino quasi completamente in un tempo molto breve. Siamo abbastanza ottimisti sul fatto che si svilupperà almeno una pre-vaccino per la sperimentazione nei prossimi 15-18 mesi. Il caso di Ebola è stata una grande lezione per molte persone.

Il virus potrebbe diffondersi in UE? Siamo pronti a questo tipo di emergenza?
Lo scenario peggiore sarebbe che le zanzare arrivino in Europa iniziando a mordere le persone e a diffondere la malattia. C'è anche uno scenario intermedio: la malattia di diffonderebbe attraverso le zanzare già esistenti in alcune regioni del sud Europa. Lo scenario più ottimista, e il più probabile, a mio avviso, è che possiamo contare su forte sistema sanitario pubblico e che conoscendo il problema in anticipo saremo in grado di capire molto rapidamente se si verifica, di isolare l'area, eliminare le zanzare e controllare l'infezione.

Siamo ormai sicuri al 100% che la microcefalia è causata dalle zanzare e dal virus Zika? O ci sono altri fattori che potrebbero essere responsabili?
Il virus è stato isolato nei bambini malformati e l'associazione è molto evidente. Ma naturalmente non possiamo escludere gli altri fattori come la genetica o altri virus...

Ci sono voci che suggeriscono che la microcefalia potrebbe essere causata dai pesticidi nell'acqua potabile (in particolare il priproxifene)...
Si tratta di un pesticida che è stato ampiamente usato per più di 20 anni. Non c'è stata mai una singola osservazione di malformazione. È considerato così sicuro che è usato per disinfettare l'acqua potabile quindi per il momento non credo che ci sia alcuna prova per queste accuse.

Pensa che i programmi di eradicazione della zanzara saranno efficaci? E dell'idea di rilasciare zanzare OGM e i batteri Wolbachia?
Le zanzare sono ormai resistenti agli insetticidi. Per questo dobbiamo agire su tre livelli: il primo sulle zanzare geneticamente modificate che non trasmettono la malattia, il secondo è la sterilizzazione dei maschi attraverso radiazioni e il terzo è il batterio che rende le zanzare maschi sterili. Credo possano essere estremamente efficaci e meglio di tonnellate di pesticidi a cui le zanzare sono resistenti.

L'OMS ha appena annunciato che avrà bisogno di milioni di dollari per finanziare la ricerca. Pensa che l'UE invierà un finanziamento?
Sì, l'UE si è impegnata per circa 53 milioni di dollari, ma solo 25-28 sono destinati all'OMS. Altre agenzie, come per esempio l'UNICEF, beneficeranno dei fondi dell'UE.

© RIPRODUZIONE RISERVATA