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Lunedì 22 FEBBRAIO 2016
Marche. Chiusura punti nascita, il Tar rigetta la richiesta di sospensiva di Fabriano e San Severino

"'Pur essendo innegabile la delicatezza delle argomentazioni", per i giudici "la tendenza attuale è quella di concentrare i parti nelle strutture più attrezzate, sancita fra l'altro nella Conferenza Unificata Stato Regioni del 16 dicembre 2010''. Il sindaco di Fabriano: “Valuteremo altre iniziative”.

Il Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha respinto tutti i  ricorsi presentati contro la chiusura dei Punti nascita negli ospedali di San Severino Marche e Fabriano.
 
Per quanto riguarda il nosocomio fabrianese, l'ordinanza del Tar rileva che ''il presidio di Fabriano mostra un trend di parti in diminuzione negli ultimi anni, addirittura inferiore alla soglie dalle 500 nascite annue di cui alla Dgr 1088 del 2011''. Inoltre, osservano i giudici, ''risultano potenziati, in termini di destinazione di risorse, i servizi di 118, e risultano attivi, per le emergenze, i sistemi di trasporto assistito materno e neonatale (Stam e Sten), con la possibilità di utilizzare l'elisoccorso, essendo l'ospedale dotato di eliporto''. ''Pur essendo innegabile la delicatezza delle argomentazioni prospettate dall'amministrazione ricorrente - argomenta l'ordinanza - la tendenza attuale è quella di concentrare i parti nelle strutture più attrezzate, sancita fra l'altro nella Conferenza Unificata Stato Regioni del 16 dicembre 2010''. Di qui il rigetto della richiesta di sospensiva.


“Prendiamo atto della decisione del Tar - ha commentato a caldo il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola -, ma aspettiamo di leggere il cosa dice l'ordinanza per le successive valutazioni. Abbiamo sempre sperato in una soluzione politica, una strada che tuttavia non e' stata aperta''. L'amministrazione comunale e il Pd di Fabriano hanno proposto che un'Area funzionale omogenea integrata con il punto nascita di Jesi, ma la proposta è per ora ferma.

Per quanto riguarda invece San Severino, nella sentenza si sottolinea che “non si è in presenza di una situazione limite visto che il numero medio di parti registrato negli ultimi anni presso il “Bartolomeo Eustachio” non si avvicina in alcun modo al parametro minimo fissato dagli atti programmatori adottati in sede statale e regionale”. Rispondendo al ricorso del Comune di San Severino Marche in merito alla sicurezza per mamme e nascituri, il Tar nella stessa sentenza specifica: “Quanto ai paventati rischi per la salute delle madri e dei nascituri, per un verso sono del tutto indimostrate le obiezioni relative alla mancata attivazione dello Stam e dello Sten, per altro verso le eventuali esigenze di ammodernamento strutturale dell’ospedale di Macerata non precludono di per sé l’incremento dell’attività del Punto nascita fatto salvo, ovviamente, il rispetto delle norme di sicurezza”.

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