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Giovedì 25 FEBBRAIO 2016
Siamo ben lungi da una legge “vera” sulle unioni civili



Gentile Direttore,
siamo ben lungi dall'approvazione di una norma sulle unioni civili, come prospettato da Quotidiano Sanità, e questo anche a causa della violenta campagna omofoba, oltre i limiti della dignità umana, della nostra Ministra della Sanità. L'articolo in questione non cita che i minori (circa 500-1000 secondo stime attuali) figli a qualunque titolo di coppie omosessuali, resteranno con questo Maxi Emendamento molto precario, orfani ex-lege di uno dei genitori, se non addirittura di entrambi, qualora gli editti da controriforma della nostra Ministra della Sanità o del dott. Gandolfini, neurochirurgo, verranno presi in considerazione, nell'atroce silenzio della Fnomceo.
 
La rabbia delle associazioni Lgbt, divise tra chi spera comunque di ricevere qualche diritto, ancorché di serie B e chi invece ha capito l'infamia cui saremmo sottoposti per legge, diventando oggetto legalizzato di ludibrio, se pensiamo anche alla definizione di legame affettivo senza bisogno di fedeltà, è del tutto condivisa dal sottoscritto, ma è rivolta soprattutto ai colleghi e colleghe.
 
A quanti colleghi e colleghe sono Lgbt ma non fanno Coming Out e non lottano per i propri diritti e quelli delle persone Lgbt. A quanti colleghi e colleghe sono Gayfriendly o almeno razionalmente consapevoli che omosessualità ed eterosessualità sono "uguali varianti della sessualità umana" e che non inficiano nessuna relazione sociale ed umana, ma che tacciono e non si attivano a livello degli Ordini Professionali e delle Asl, delle Associazioni Mediche e del SSN per restituire dignità alle persone Lgbt, anche contro le violenze ormai fuori controllo della Ministra della Sanità.
 
Manlio Converti
Psichiatra
Attivista Lgbt

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