quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 26 FEBBRAIO 2016
Unioni civili. Lorenzin: “I bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà. Ha vinto il buon senso”

“Affermiamo il diritto dei gay ad una vita piena. Ma affermiamo al contempo il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà. E adesso riparte la battaglia contro l’utero in affitto e la mercificazione del corpo della donna”. Così ieri sera su facebook il ministro della Salute dopo l'approvazione del maxiemendamento del Governo.

“Il Senato si è pronunciato, abbiamo le unioni civili. Ha vinto il buon senso e la strada della mediazione ha prevalso. Come spesso accade quando si cerca la sintesi, nessuno è vincitore, tutti hanno vinto. Prendiamo il merito dello stralcio della adozione del figliastro, e soprattutto quello di avere portato chiarezza nelle aule parlamentari e tra i nostri cittadini sugli effetti della legge. Infatti,  incredibilmente, un grande tema come questo era stato ridotto ad una discussione su “canguri” e marsupiali vari, rapporti di forza tra maggioranze vecchie e nuove. Dimenticando il merito, rinchiudendosi in una discussione tra pochi, escludendo dal dibattito la società”, così ieri sera il ministro della Salute Beatrice Lorenzin su facebook dopo l’approvazione al Senato del maxiemendamento del Governo sulle unioni civili.
 
“In questi mesi avrei voluto, e credo così tutti gli italiani, un altro dibattito, un confronto più ampio, approfondito e umano, nel quale  si parlasse di famiglie, bambini e donne. Oggi – prosegue il ministro - affermiamo tutti con convinzione che è giusto che le persone omosessuali vivano con garanzie e tutele la propria vita affettiva. Affermiamo il diritto dei gay ad una vita piena. Ma affermiamo al contempo il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà”.
 
“Oggi è per me il giorno in cui riparte la battaglia contro l’utero in affitto e la mercificazione del corpo della donna. Una battaglia – ha concluso il ministro - che non può finire qui e che intendo proseguire a livello nazionale e internazionale, contribuendo alla costruzione di un movimento per l'istituzione del reato universale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA