quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 18 APRILE 2011
I micro Rna dietro gli attacchi di panico

Un team di ricercatori europei ha identificato quattro molecole che agiscono come interruttori alterando la capacità dell’organismo di rispondere all’ansia.

Potrebbe essere un “esponente” della classe di molecole più studiata negli ultimi anni, i microRna, a rendere una persona suscettibile agli attacchi di panico. In particolare, quattro di queste minuscole porzioni di Rna in grado di controllare l’espressione genica, sembrano giocare un ruolo decisivo nell’insorgenza del disturbo.
Lo rivela uno studio condotto da un team di ricercatori provenienti da Estonia, Spagna, Finlandia e Regno Unito e pubblicato su Biological Psychiatry. Il team ha sottoposto ad analisi genetica un campione di popolazione proveniente dai rispettivi Paesi.
Finora, studi condotti su gemelli, avevan indicato che i fattori ereditari hanno un ruolo importante nel 40% delle persone suscettibili agli attacchi di panico. Ben poco si sapeva però finora su quali fossero i geni coinvolti e nel modo in cui essi risultavano alterati.
Nello studio, il gruppo ha scoperto che non di mutazione si tratta, ma in un’attività anomala dei geni mediata da microRna. Hanno identificato infatti 4 molecole (denominati miR-22, miR-138-2, miR-148a e miR-488) in grado di sopprimere l’attività di geni coinvolti nel controllo dell’ansia e quindi di scatenare gli attacchi di panico.
“Sempre più prove sostengono la tesi secondo la quale i miRNA sono i responsabili principali della diversità fenotipica e potrebbero quindi avere un ruolo nella patofisiologia di diversi disturbi”, hanno spiegato gli autori. “I microRNA sono già stati collegati a disordini che interessano il sistema nervoso centrale, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la schizofrenia e il comportamento umano aggressivo, il che indica che sono validi candidati per la suscettibilità genetica a disturbi psichiatrici”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA