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Lunedì 29 FEBBRAIO 2016
Ricetta elettronica nazionale. Dal 1 marzo sistema a pieno regime in ogni farmacia del Paese

La vecchia ricetta cartacea rossa va in pensione. Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà i medicinali. Il calcolo del ticket e dell’esenzione sarà automatico. E, soprattutto, il sistema consentirà la validità di una ricetta in ogni farmacia italiana. Una vera rivoluzione per chi viaggia o per chi lavora lontano da casa.

Dopo alcuni problemi tecnici relativi al calcolo dei ticket ed esenzioni (che sono diversi in ogni Regione) è pronta a partire dal 1 marzo la ricetta elettronica nazionale prevista dal decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso dicembre (la norma, in realtà è entrata in vigore il 1 gennaio 2016 ndr.). Una vera e propria rivoluzione, soprattutto per chi viaggia spesso o lavora lontano da casa, poiché fino ad oggi una ricetta di un medico Sardo, ad esempio, non valeva oltre il Tirreno, e chi si trovava fuori casa era obbligato a pagare il medicinale per intero. Solo alcune regioni avevano previsto un sistema di rimborsi, per cui però erano necessari permessi speciali e lunghi tempi di attesa.
 
Ma cosa cambia per il cittadino? In sostanza la vecchia ricetta cartacea rossa va in pensione: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà i medicinali.
Nello specifico come ha ricordato la Fimmg negli scorsi giorni i dottori, per effettuare una prescrizione, si connetteranno dal proprio pc a un apposito portale: compilando la ricetta sullo schermo, identica a quella cartacea. A questo punto un Nre (numero ricetta elettronica) sarà associato al nostro codice fiscale, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni.

Il promemoria cartaceo. Il sistema stamperà un promemoria, con il quale potremo andare in farmacia: con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul piccolo foglio A5, il farmacista recupererà la prescrizione direttamente on-line e ci consegnerà il farmaco di cui abbiamo bisogno. Ci vorrà ancora tempo perché sparisca anche la vecchia “fustella” da attaccare nei riquadri rossi, poiché anche se i codici della confezione sono inseriti direttamente sul computer ancora non è stato possibile determinare un meccanismo che annulli il valore della fustella rispetto alla necessità di identificare e distinguere i farmaci erogati a carico del SSN da quelli che anche se erogabili vengono invece pagati direttamente dal cittadino. Il procedimento nei prossimi mesi si diffonderà anche per la prescrizioni di esami e visite specialistiche, visto che la ricetta elettronica sarà  accettata anche  da cliniche, ambulatori e ospedali.

Fase transitoria fino al 31 dicembre 2017. In questa prima fase di avvio, fino a fine 2017, sono, però, ancora  esclusi dal nuovo metodo solo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l’ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa.
 
La ricetta vale in tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica vale in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza. E grazie al sistema tessera sanitaria le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell’assistito: starà poi alle stesse regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi.
 
Sul punto molto interessante è anche il vademecum pubblicato da Federfarma che specifica le procedure.

Ticket, casistica in farmacia. Come noto da tempo, provvederà il Sistema Ts (Tessera sanitaria) di Sogei a calcolare l’eventuale ticket che la farmacia deve riscuotere sulla ricetta dematerializzata “extraregione”. In ogni caso, le eventualità possibili sono tre soltanto:

- ricetta prescritta nella Regione 1, intestata a un assistito della Regione 1 e spedita da una farmacia della Regione 2: il ticket viene calcolato dal Sac in base alle disposizioni vigenti nella Regione 1;
- ricetta prescritta nella Regione 2 ma intestata a un assistito della Regione 1 e spedita da una farmacia della Regione 2: il ticket viene calcolato dal Sac in base alle disposizioni vigenti nella Regione 1;
- ricetta prescritta nella Regione 2 ma intestata a un assistito della Regione 1 e spedita da una farmacia della Regione 1: il ticket viene calcolato dalla farmacia (non dal Sac) in base alle disposizioni vigenti nella Regione 1.

Come si può quindi dedurre, non è il solo codice Regione del Nre a identificare le ricette “dem” che vengono da fuori, in quanto l’extraterritorialità è decisa dalla Regione d’iscrizione dell’assistito. Solo il Sac è in possesso di tale informazione, quindi la farmacia non cerchi di “anticipare” le istruzioni del Sistema sulla base del solo promemoria.

Erogazione in “differita”. Come già ripetuto più volte, in caso di assenza di collegamento e – quindi – chiusura differita del promemoria, la farmacia applica il ticket in vigore nella sua Regione.

Ticket ed erogazione singola. Nel caso in cui vengano dispensati a distanza di tempo più farmaci prescritti dalla stessa ricetta (la cosiddetta erogazione singola), il Sac calcola ogni volta il ticket sul totale dei pezzi esitati fino a quel momento; tocca quindi al gestionale della farmacia calcolare l’importo effettivamente dovuto dall’assistito. Esempio: ricetta con tre farmaci, A, B e C; la quota fissa a ricetta ammonta a 2 euro, la quota a confezione 50 centesimi (fino a un massimo di un euro) e la quota differenziale 10 centesimi a farmaco.

- Erogazione 1. Il Sac dà un ticket di 2,60 euro, cioè 2 (ricetta) + 0,50 (farmaco A) + 0,10 (differenziale farmaco A).
- Erogazione 2. Il Sac dà un ticket di 3,20 euro, cioè 2 (ricetta) + 0,50 (farmaco A) + 0,50 (farmaco B) + 0,10 (differenziale farmaco A) + 0,10 (differenziale farmaco B).
- Erogazione 3. Il Sac dà un ticket di 3,80 euro, cioè 2 (ricetta) + 0,50 (farmaco A) + 0,50 (farmaco B) + 0,50 (farmaco C) + 0,10 (differenziale farmaco A) + 0,10 (differenziale farmaco B) + 0,10 (differenziale farmaco C).

Erogazione frazionata. Federfarma ha inviato un quesito al ministero della Salute per sapere come clacolare ticket e prezzo in caso di erogazione frazionata. La Federazione terrà aggiornate farmacie e software house sulle risposte che arriveranno.

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