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Mercoledì 02 MARZO 2016
Ddl concorrenza. “Liberalizzare i farmaci di fascia C”. Appello a Renzi del Movimento Liberi farmacisti e Confederazione Parafarmacie

“È il momento per Governo e Parlamento di fare una scelta di campo” anche perché “non c’è nessun motivo valido e serio che impedisce l'approvazione di una norma che creerebbe risparmi per i cittadini, nuova occupazione, nuove aziende e nuovi investimenti”. Aperta una sottoscrizione nella piattaforma change.org.

Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane lanciano l'ultimo appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi con una sottoscrizione aperta nella piattaforma change.org.
 
“Dopo i numerosi inviti – si legge -  provenienti dall'Antitrust, Associazioni dei consumatori, Ocse, Commissione Europea a liberalizzare i farmaci con ricetta pagati direttamente dai cittadini. Dopo i richiami di prestigiosi economisti come Alessandro De Nicola e Francesco Giavazzi ad abbandonare logiche corporative e a dare un senso in favore dell'interesse generale al Ddl concorrenza, è arrivato per il Governo e il Parlamento di fare una scelta di campo.
 
Governo e Senato sono chiamati a scegliere se stare dalla parte degli interessi dei cittadini oppure dalla parte dei privilegi.
 
Sono chiamati a scegliere se abdicare ai veti pro-elettorali o innalzare il "vessillo" del merito e dell'equità.
 
Le parole, i twitter o post non bastano più: la liberalizzazione dei farmaci di fascia C sarà lo spartiacque per il Pd e il Presidente del Consiglio tra una società dove i poteri forti decidono sempre e una società ove intraprendere e decidere il proprio futuro è possibile.
 
Nessun alibi sarà preso in considerazione perché nessun motivo valido e serio impedisce l'approvazione di una norma, quella che liberalizza i farmaci di fascia C, che creerebbe risparmi per i cittadini, nuova occupazione, nuove aziende e nuovi investimenti.
Negare tale provvedimento è una scelta politica, è una scelta di campo.
 
L'appello è indirizzato agli economisti, ai politici, alle associazioni dei consumatori, ma anche a tutti coloro che vogliono testimoniare con la propria firma la volontà di porre la parola fine allo strapotere di lobby e corporazioni in Italia.

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