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Venerdì 04 MARZO 2016
Codice appalti. I chirurghi Sic: “Ok a nuove norme. Indispensabile evitare gare al ribasso”

Il presidente della Società Italiana di Chirurgia, Francesco Corcione, plaude al nuovo codice degli appalti approvato ieri dal Governo. “È assolutamente indispensabile evitare le gare al ribasso perché non possiamo permettere che nei reparti e nelle sale operatorie delle strutture italiane ci siano dispositivi medici scadenti, difettosi e addirittura pericolosi”

“L'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo codice degli appalti, promosso dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), presieduta da Raffaele Cantone, trova il plauso della Società Italiana di Chirurgia che, attraverso i suoi rappresentanti, da anni rivendica in tutte le sedi quanto sia fondamentale l’aggiudicazione di prodotti di qualità nel campo della sanità. È quanto commenta in una nota il presidente della Società Italiana di Chirurgia, Francesco Corcione.
 
“E' assolutamente indispensabile evitare le gare al ribasso – sottolinea -  perché non possiamo permettere che nei reparti e nelle sale operatorie delle strutture italiane ci siano dispositivi medici scadenti, difettosi e addirittura pericolosi. Come già segnalato più volte dalle nostre associazioni, tali prodotti non solo non producono alcun risparmio, ma risultano poco sicuri per la salute dei pazienti e per la salvaguardia della professione medico-chirurgica”.
 
“I dispositivi medici ad alta componente tecnologica – prosegue - , infatti, con particolare riferimento a quelli ad uso chirurgico (ad esempio, suturatrici, strumenti di dissezione, mezzi di emostasi) richiedono una qualità significativa, al fine di ridurre al minimo complicanze e re-interventi. Come società scientifica, dunque, rivendichiamo l’assoluta necessità di acquisire prodotti eccellenti che siano scelti dai chirurghi stessi, nell’interesse precipuo della salute dei pazienti. In quest’ottica riteniamo che il passo avanti fatto dall’ANAC sia un inizio verso il ritorno ad una Sanità di qualità”.

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