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Martedì 08 MARZO 2016
Basilicata. Riordino rete ospedaliera, Pittella: “L'obiettivo è la tenuta del nostro sistema ospedaliero”

Il richiamo del presidente in una nota inviata al Comitato Uniti per la difesa dell’ospedale di Villa D’Agri. “Il futuro di questo ospedale - come degli altri nosocomi lucani - sta a cuore a tutti”. La riorganizzazione del sistema sanitario lucano "imposta da precise leggi nazionali” servirà a “un futuro sostenibile a tutti gli ospedali della Basilicata, tra cui quello di Villa D’Agri”.

“La riorganizzazione del sistema sanitario lucano, imposta alla Basilicata, come a tutte le Regioni d’Italia, da precise leggi nazionali, è obiettivo prioritario della nostra azione di governo. Ci stiamo lavorando da tempo e continueremo a farlo, senza soluzioni di continuità, nelle prossime settimane, avendo una missione ben precisa da compiere: quella di garantire la tenuta complessiva del sistema sanitario regionale, assicurando un futuro sostenibile a tutti gli ospedali della Basilicata, tra cui quello di Villa D’Agri”. Ad affermarlo, in una nota, è il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, rivolto ai promotori del Comitato Uniti per la Val D’Agri.

Il presidente ha voluto “rassicurare” il comitato che “la sensibilità di cui essi si fanno portavoce è la stessa che investe l’intera Giunta regionale della Basilicata E il futuro dell’ospedale di Villa D’Agri - come degli altri nosocomi lucani - sta a cuore a tutti, nessuno escluso, per il ruolo strategico che esso è chiamato a svolgere in una parte importante del territorio regionale”.

Pittella annuncia quindi che convocherà per martedì 15 marzo, alle ore 16, un incontro operativo presso la Presidenza della Giunta regionale con i vertici della Sanità lucana. “Sarà quella la sede deputata per fare il punto dello stato dell’arte, nel pieno rispetto dei percorsi istituzionali ai quali, rigorosamente, siamo tutti chiamati ad attenerci. Mi farà piacere, in quella occasione, potermi confrontare con una delegazione del Comitato Uniti per la Val D’Agri, anche per concordare successivi momenti di confronto con le popolazioni interessate”.

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