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Mercoledì 09 MARZO 2016
Vertenza salute. C’è l’intesa con il Governo. Sciopero rinviato di 60 giorni. Road map comune su contratti, governance, carriera, formazione e rapporti con le professioni

Evidenziato dai sindacati “un segnale di apertura importante” su valorizzazione ruolo della professione medica, art. 22 Patto della Salute, precariato, formazione e rinnovo contratti. “Abbiamo rinviato sciopero previsto per 17 e 18 marzo, ma siamo pronti a metterlo in atto se non si concretizzeranno gli impegni presi oggi". In ogni caso la 'Vertenza' prosegue. I commenti di Troise, Cassi, Milillo e Gullotta e il testo del comunicato congiunto diramato al termine dell'incontro.

“Lo sciopero indetto per il 17 e 18 marzo è rinviato di 60 giorni. Il Governo ha finalmente mostrato attenzione”. È quanto hanno comunicato i sindacati dei medici e della dirigenza sanitaria del Ssn dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il Governo, rappresentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e Vito De Filippo, dal ministro della  Pa, Marianna Madia, e dal sotto segretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.
 
Si conferma così quanto da noi previsto ieri: i sindacati hanno chiesto attenzione e impegni su medici e dirigenti del Ssn per valorizzarne ruolo e prospettive. E il Governo si è finalmente fatto sentire sottoscrivendo una road map comune su una serie di questioni, dal contratto alla formazione.
 
Le associazioni sindacali hanno concordato con il governo un comunicato comune e hanno evidenziato come ci sia “stato un segnale di attenzione importante - ha detto Costantino Troise, segretario nazionale dell'Anaao Assomed  alla conferenza stampa unitaria organizzata dai sindacati -  a partire da tre punti principali. In primo luogo la difesa della sanità pubblica, e quindi del diritto alla salute dei cittadini. In secondo luogo c'è stato Il riconoscimento del ruolo dei medici e del lavoro che svolgono all'interno del sistema sanitario nazionale. Infine c'è' l'impegno alla presa in carico della questione del precariato medico e della formazione post laurea come questione che riguarda la tenuta stessa del Ssn". 
 
Durante l’incontro non si è parlato di risorse o numeri ma sono stati presi molti impegni dal Governo, tra cui quello “per la valorizzazione del ruolo e del lavoro dei medici riconoscendone la leadership su diagnosi cura e riabilitazione”. Impegni anche sui rinnovi contrattuali “per dare avvio al rinnovo del contratto prevedendo l’autonomia della dirigenza medica e sanitaria”. E poi c'è anche una stretta sulle “esternalizzazioni che sono in voga in molte regioni”.
 
Nell’ambito dei lavori specifici vi sarà già un incontro lunedì mattina alle 10.30 al ministero sull'articolo 22 (accesso, formazione, carriera) del Patto per la Salute a cui dovrebbe essere presente anche il Miur. Altro impegno, preso con il Ministro Madia sarà invece sull’applicabilità della comma 236 della Stabilità sui blocchi accessori “per verificare con regioni e Mef su sblocchi fondi accessori che rimarranno nel contratto”, ha ricordato Riccardo Cassi, presidente della Cimo.
 
Ciò che ha fatto decidere i medici per il rinvio dello sciopero "è la percezione - ha aggiunto Giacomo Milillo, segretario Fimmg - di un'attenzione sincera. Ma anche il fatto che la sanità sia entrata nell'agenda del Governo, che tutti i punti da noi segnalati siano stati considerati e che sia stata recepita la necessità di un progetto nazionale che metta insieme tutti i temi. In ogni caso non abbiamo cancellato lo sciopero. Lo abbiamo rinviato e siamo pronti a metterlo in atto se non si concretizzeranno gli impegni presi oggi, anche perché non basta un comunicato congiunto".

Non stiamo battendo cassa per ottenere chissà quali aumenti, vogliamo soltanto far capire al Governo che tra tagli, demotivazione e marginalizzazione dei medici rischiamo di lasciare agli assistiti una sanità pubblica al tracollo. E credo di poter dire –prosegue - che le nostre preoccupazioni siano state questa volta condivise. Rispetto alle chiusure dei mesi scorsi è  un fatto positivo non essersi lasciati con una pacca sulle spalle ma con l’impegno concreto ad aprire tavoli permanenti di confronto sulle questioni più spinose, coinvolgendo in futuro anche il Miur”.

Una presenza, questa, che per il Segretario nazionale della Fimmg “dovrà consentire di risolvere i problemi della formazione pre e post laurea, a cominciare da una seria programmazione degli accessi alle specializzazioni per evitare di creare in futuro nuovi disoccupati. Così come è necessario che la specializzazione in chirurgia poggi su una maggiore esperienza sul campo”.

“La decisione di costituire i tavoli di confronto va nella direzione giusta, ma ora –prosegue è essenziale che il Governo passi ai fatti, garantendo la sostenibilità economica del sistema sanitario pubblico, formalizzando nero su bianco la disponibilità di 4 miliardi di risorse aggiuntive annunciata per ora solo via etere dal Ministro Lorenzin. Risorse che servirebbero innanzitutto ad eliminare la piaga del precariato medico, che di certo non favorisce la qualità delle cure. Così come il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, scaduta da oltre sei anni, può essere l’occasione buona per migliorare la presa in carico dei pazienti, garantendo soprattutto la continuità assistenziale ai malati cronici”.
 
“Siamo moderatamente soddisfatti dell’esito dell’incontro, perché se è vero che il Governo sembra avere colto la necessità di cominciare a sostenere davvero la sanità, considerandola una risorsa e non più una spesa, è altrettanto vero che alle buone intenzioni devono seguire i fatti. La vertenza, quindi, non è annullata, ma solo sospesa, in attesa di verificare se il tavolo di confronto avviato con i sindacati produrrà i risultati che auspichiamo. I presupposti ci sono, e i sindacati sono compatti e pronti ad affrontare la sfida. Ci auguriamo che il Governo faccia la sua parte”, così al termine dell’incontro con il Governo Giuseppe Gullotta, presidente della Federazione dei pediatri CIPe-SISPe-SINSPe. Gullotta si è detto però deluso per l’assenza, oggi, di delegati del Mef e del Miur: “Le loro competenze all’interno della sanità sono determinanti e ci sono tante problematiche da chiarire. Ci auguriamo che prossimamente si possa aprire il confronto anche con questi due ministeri”.
 
Le iniziative della “Vertenza salute” comunque proseguiranno e si concluderanno in una grande manifestazione a Firenze tra aprile e giugno, probabilmente alla Leopolda. 
 
Ecco il testo del comunicato congiunto diramato al termine dell'incontro a Palazzo Chigi:
 
Sanità, intesa Governo-sindacati medici: il SSN è prioritario
Avvio di tavoli di confronto su governance, professione, contrattazione

Clima cordiale e costruttivo, stamani a Palazzo Chigi, nell’incontro tra il Governo e le organizzazioni sindacali mediche, veterinarie e della dirigenza sanitaria.

Il confronto - coordinato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, affiancato dai Ministri della salute Beatrice Lorenzin e per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia e dal Segretario generale di palazzo Chigi Paolo Aquilanti - ha visto le parti condividere l’impegno a formulare una progettualità nazionale che, pur nel rispetto del ruolo delle Regioni, metta la Sanità tra le priorità della propria agenda.


Nel corso della discussione, il Governo ha ribadito l’esigenza di mantenere, all’interno di un percorso di cambiamento e di efficienza, la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, nel rispetto dei principi di universalità, solidarietà ed equità, confermando i livelli di finanziamento già disposti e promuovendo, con la collaborazione dei medici, una maggiore appropriatezza sia organizzativa che clinica, al fine di garantire su tutto il territorio nazionale - in modo omogeneo - un’effettiva erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, e una efficace ed efficiente allocazione delle risorse disponibili.

Si è quindi convenuto di affrontare, nell’ambito di Tavoli dedicati, i seguenti argomenti:
 
1) Valorizzazione della professione medica, riconoscendole il ruolo centrale nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti, nonché nella governance delle strutture sanitarie, ospedaliere e di medicina territoriale, assicurando l’autonomia tecnico-professionale e la correlata responsabilità

2) Coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali - con le Regioni, i Ministeri della Salute, dell’Istruzione, università e ricerca e dell’economia e delle finanze - nella stesura, relativamente all’attuazione del Patto della salute 2014/16, dell’art. 22, per ciò che riguarda gli sviluppi professionali di carriera, la valorizzazione delle risorse umane, i rapporti con le altre professioni sanitarie

3) Definizione delle tipologie di contratti flessibili compatibili con l’attività sanitaria all’interno della P.A., in coerenza con la disciplina UE di riferimento; percorsi di stabilizzazione graduale del personale precario; regolamentazione dei fenomeni di esternalizzazione delle attività sanitarie da parte delle strutture ospedaliere; verifica del tetto di spesa per il personale

4) Riforma del sistema di formazione, pre e post laurea, dei medici e dei dirigenti sanitari, in sinergia con il MIUR e il Ministero della salute

5) Avvio con la vigilanza dei ministeri competenti, previa definizione delle aree contrattuali e dell’atto di indirizzo, delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e dell’accordo collettivo nazionale, quali strumenti di governo e innovazione del sistema sanitario

6) Verifica con le Regioni e col Mef in sede di Conferenza Unificata dell’ambito applicativo del comma 236 della legge di stabilità 2016.

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