quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 09 MARZO 2016
Osteopatia. Lettera aperta a tutti i fisioterapisti: “Giusto riconoscerla”



Gentile direttore,
da qualche tempo l'osteopatia sta attirando l'attenzione mediatica per la giusta rivendicazione del suo riconoscimento come professione sanitaria, cosa che sta avvenendo in tutta Europa, grazie anche alla recente approvazione della norma CEN. Questo processo è giusto e necessario, anche per molti tra noi che oltre essere fisioterapisti sono anche osteopati.
 
All’interno del DDL Lorenzin (1324), esiste un emendamento per il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, a firma della Sen. Emilia Grazia De Biasi, relatrice del medesimo DDL, che attualmente è ai voti in Commissione Igiene e Sanità del Senato e sta trovando ostruzionismo da parte dei rappresentanti di CONAPS e AIFI, che costantemente attaccano il processo di regolamentazione della professione di osteopata.
 
Io stesso, con i colleghi che hanno firmato la presente, a tutela della nostra professione di osteopata, oltre che di fisioterapista, ci siamo sentiti in dovere di rispondere personalmente ad un Collega che, in una lettera a Quotidiano Sanità, attaccava questo processo e gli osteopati stessi, con toni di supponenza professionale, che ci hanno indotto a fare alcune precisazioni nella discussione.
 
I motivi per cui l’osteopatia debba essere riconosciuta sono ormai chiari a tutti: per la tutela del professionista osteopata, per la tutela del cittadino, in quanto diritto alla salute del cittadino, come dichiarato dalla stessa Costituzione Italiana all’art. 32, e come richiesto dall’Europa.
 
L’osteopatia ha dei modelli di riferimento che la rendono una professione, con adeguate evidenze scientifiche a supporto della sua efficacia e il costante utilizzo che ne fanno i cittadini per curarsi ne è la conferma. Per cui ormai la partita è esclusivamente politica, perché documenti ed evidenze di riferimento sono ormai noti a tutti.
 
Nel 1982 mi sono diplomato in fisioterapia presso l’Università Statale di Milano e ho lavorato fino al 1994 come una sorta di "abusivo della professione sanitaria", in quanto solo nel 1994 viene riconosciuto da parte del Ministero della Salute il profilo professionale del fisioterapista (DM 741 del 14 Settembre 1994, pubblicato nella G.U. n 6 del 9 Gennaio 1995). Molti fisioterapisti che ora si pregiano del titolo di professionisti sanitari, forse si sono dimenticati che anche la fisioterapia è passata per lo stesso percorso che ora sta impegnando l'osteopatia.
 
Io e molti altri colleghi, allora attivisti per il riconoscimento della professione sanitaria del fisioterapista, abbiamo esercitato per anni, applicando l'IVA alle nostre fatture e richiedendo riconoscimento ed autonomia, per tale professione.
 
Oggi sono anche osteopata dal 2003 e come allora mi spendo per il riconoscimento della professione di osteopata e molti dei colleghi fisioterapisti hanno fatto il mio stesso percorso e altri ancora stanno attualmente studiando per diventare osteopati.
 
Dal 2003 non esercito più la professione di fisioterapista, perché sono due professioni talmente diverse che diventa difficile praticarle insieme, ma mi appoggio costantemente ai colleghi fisioterapisti per collaborare in sinergia e in modo multi-professionale e integrato per il bene del paziente, avendo ottimi risultati terapeutici. Perché se vogliamo, come fisioterapisti e osteopati, entrare a pieno titolo nel nuovo concetto di salute, richiesto dalla stessa OMS, deve essere messo al centro il paziente e il suo benessere. Quindi basta con queste sterili guerre tra professioni, sinonimo di puri interessi privati di categoria, che mettono la cura e la tutela del cittadino in secondo piano.
 
Per cui, come fisioterapista prendo le distanze dai miei rappresentanti di categoria e voglio rivolgere un appello a tutti i Colleghi fisioterapisti, osteopati o no, che si trovassero d'accordo con me.
Prendete posizione! Fatevi sentire! Sottoscrivete questo mio pensiero affinché l'opinione pubblica possa sapere che vi sono fisioterapisti che vogliono l'osteopatia come Professione Sanitaria riconosciuta e che non condividono la presa di posizione dei nostri rappresentati di categoria verso una professione che ha dignità almeno pari a quella dei fisioterapisti, pensiero questo che ritengo comune a molti colleghi.
 
Dr Ivano Colombo, Fisioterapista, Osteopata D.O. insieme ai colleghi:
Dr Mauro Da Col, Fisioterapista, Osteopata D.O.
Dr Wilmer Paloschi, Fisioterapista. Osteopata D.O.
Dr Stefano Pessina, Fisioterapista, Osteopata D.O.
Dr Carlo Perego, Fisioterapista, Osteopata D.O. B.s.c.
Dr Giacomo Ronchi, Fisioterapista, Studente in Osteopatia
Dr Filippo Perotto, Fisioterapista, Studente in Osteopatia
 
#Osteopatiriconosciuti, #sostengodebiasi #dirittoallasalute

© RIPRODUZIONE RISERVATA