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Lunedì 21 MARZO 2016
Biosimilari: troppe differenze regionali, fondamentale costruire una vera alleanza clinici-payer

Le sfide attuali e future. Gli esperti si incontrano allo stesso tavolo coordinati da Ims-Health. Presenti tutte le figure coinvolte nel processo: 3 clinici rappresentanti di diverse aree terapeutiche, 4 payor provenienti da diverse realtà regionali, 1 farmacologo e 1 immunologo.

Continuità terapeutica e accesso all’innovazione per i pazienti, autonomia prescrittiva e alleanza clinico payer, sono questi gli elementi di discussione del tavolo di confronto sui biosimilari promosso da IMS Health che ha messo insieme clinici e payer a 5 anni dall’introduzione del primo biosimilare e in vista dell’ingresso sul mercato di nuovi biosimilari in importanti aree terapeutiche.
 
In questo momento storico le singole realtà regionali si stanno proponendo con approcci sostanzialmente differenti rispetto al tema dell’introduzione e dell’acquisto di questa tipologia di farmaci. E per discuterne con un approccio multidisciplinare, il tavolo IMS Health ha voluto coinvolgere tutte le figure coinvolte nel processo: 3 clinici rappresentanti di diverse aree terapeutiche, 4 payor provenienti da diverse realtà regionali, 1 farmacologo e 1 immunologo.
 
In un’ottica di sostenibilità del sistema, punto di partenza condiviso del gruppo di discussione è stata la imprescindibile centralità in ogni strategia di razionalizzazione e di risparmio della costruzione di una vera alleanza fra clinico e payer, perché è solo ottenendo il consenso del prescrittore che è possibile ottenere maggiori risparmi. Differenti approcci orientati all’imposizione sono destinati a non raggiungere i risultati prefissati, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista clinico. Gli esperti hanno concordato sul fatto che in un ambito così complesso, dove è messa in gioco la libertà prescrittiva del medico, l’atteggiamento coercitivo può risultare controproducente: spazio quindi alla garanzia di diverse alternative terapeutiche e no allo switch obbligatorio per pazienti non naive.

 

 
In sostanza è emerso come una efficace strategia di risparmio non possa prescindere dal coinvolgimento del clinico nelle decisioni di spesa. Dal punto di vista strettamente economico i vari protagonisti hanno poi analizzato e valutato i differenti modelli di acquisto regionali: Calabria, Sicilia, Piemonte, Lombardia ecc. si distinguono tutte per soluzioni adottate differenti, che si caratterizzano per una maggiore o minore rigidità e per un maggiore o minore coinvolgimento nelle scelte da parte del clinico.
Il board, quindi, viste le esperienze riportate dai protagonisti, ha individuato come l’acquisizione di farmaci biosimilari o originator attraverso la stipula di un “accordo quadro” appaia come lo strumento maggiormente in grado di conciliare le necessità economiche da una parte con la libertà prescrittiva dall’altra. Di esempio in questo senso è la policy adottata dalla Regione Calabria. È stato ritenuto positivo anche l’approccio adottato da parte della Regione Sicilia, che ha utilizzato il modello della “procedura negoziale”, mantenendo in questo caso elementi di competitività a livello infracontrattuale.
 
Di contro gli esperti hanno sottolineato come l’acquisto di farmaci con il criterio della “gara a lotto unico” non sia necessariamente lo strumento più adeguato ai nuovi scenari, che porta con sé il rischio di ingessare un mercato ormai caratterizzato da una pressante richiesta di approvvigionamento di farmaci innovativi.
 
Emerge quindi la consapevolezza da parte di tutti della pressante necessità di ottenere risparmi anche grazie all’utilizzo di farmaci biosimilari ma, nel rispetto della libertà decisionale del medico e del diritto del paziente di ricevere la terapia più appropriata. Questo potrà essere fatto solo attraverso un approccio multidisciplinare che veda seduti allo stesso tavolo il clinico ed il payer.
 
Hanno partecipo al board:

- Prof. Antonio Costanzo, Direttore UOC Dermatologia AOU S. Andrea Roma
- Prof. Giovanni Lapadula, Direttore clinica reumatologica Policlinico di Bari
- Prof. Francesco Locatelli, Direttore Emerito Dipartimento Nefrologia, Dialisi e Trapianto AO Manzoni di Lecco
- Dr. Franco Astorina, RUP gara regionale e Vice Presidente FARE, Provveditorato del P.O. di Caltagirone ASP Catania
- Dr.ssa Adele Emanuela De Francesco, Direttore UOC Farmacia Ospedaliera AOU Materdomini di Catanzaro
- Dr.ssa Isabella Ruggeri, Responsabile Servizio Assistenza Farmaceutica ASL Milano 2
- Dr.ssa Silvana Stecca, Direttore Farmacia Ospedaliera AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
- Prof. Francesco Scaglione, Università di Milano
- Prof. Enrico Maggi, Direttore SOD complessa di Immunologia, AOU Careggi, Università di Firenze
 

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