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Mercoledì 16 MARZO 2016
Biosimilari. Ibg su ‘otto comandamenti’: “Bene alleanza clinici-player, ma per terapie irrinunciabili gare a lotto unico”

Così il coordinatore dell'Italian biosimilars gruoup, Manlio Florenzano, ha commentato gli "otto comandamenti" per conciliare innovazione e sostenibilità diffusi da IMS Health. "Diverse Regioni hanno elaborato sistemi di acquisto virtuosi che trarrebbero notevole beneficio da una normativa unica, che armonizzasse a livello nazionale i diversi modelli oggi in vigore, in vista dell’obiettivo di massimizzare la diffusione dei farmaci biosimilari.

“Non c’è dubbio che la prima leva strategica per sfruttare appieno le opportunità offerte dai biosimilari sia l’alleanza tra clinici e payer. I professionisti della salute, del resto, sono gli unici a poter garantire che alle ragioni di budget non sia mai sacrificata l’appropriatezza terapeutica a salvaguardia dei diritti dei pazienti. Di questa garanzia, la libertà prescrittiva rappresenta in qualche modo il sigillo. Non bisogna però dimenticare che un altro diritto fondamentale dei pazienti è quello di avere accesso alle terapie, e questo diritto non può che essere tutelato lasciando che il meccanismo della concorrenza possa agire fino in fondo. In questo senso, non si può che auspicare la generalizzazione delle gare a lotto unico, sistema che ha ampiamente dimostrato di garantire al contempo sostenibilità e accesso alle cure, perché in grado di creare un basket – appunto il lotto unico – all’interno del quale il medico può scegliere liberamente la soluzione terapeuticamente più adatta”. Così il Coordinatore dell’Italian Biosimilars Group, Manlio Florenzano, a commento degli “otto comandamenti” per conciliare innovazione e sostenibilità, diffusi da IMS Health.
 
“Nel caso specifico dei biosimilari – prosegue Florenzano – diverse Regioni hanno elaborato sistemi di acquisto virtuosi, la cui validità, anche in termini di rispetto della libertà prescrittiva dei clinici, è già stata confermata persino dal Consiglio di Stato. Sono sistemi di acquisto che trarrebbero notevole beneficio da una normativa unica, che armonizzasse a livello nazionale i diversi modelli oggi in vigore, in vista dell’obiettivo di massimizzare la diffusione di una risorsa terapeutica insostituibile quale i farmaci biosimilari. Per raggiungere questo obiettivo – conclude Florenzano – un passaggio imprescindibile e auspicabile sarebbe la revisione, da parte dell’Aifa, del position paper sui biosimilari, che potrebbe essere emendato con un’apertura più esplicita al principio dell’interscambiabilità fra biosimilare e originator, un principio ben diverso da quello della sostituibilità automatica, non a caso già adottato da diversi Stati membri dell’UE”.  

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