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20 MARZO 2016
FarmacistaPiù. Si chiude la convention di Firenze. Fofi: “Un passo decisivo per costruire il futuro di un farmacista sempre più vicino alle persone”

Terminata la terza edizione dell' evento dei farmacisti italiani. 4.000 visitatori, 43 convegni, 22 associazioni presenti, 167 relatori, 200 interventi questi i numeri dell’evento in cui istituzioni, professionisti ed esperi del settore si sono infatti confrontati a 360 gradi sui grandi temi che avvolgono le farmacie: dal Ddl Concorrenza fino allo sviluppo dell’aderenza alla terapia.

Quattromila visitatori , 43 convegni, 22 associazioni presenti, 167 relatori, 200 interventi. Questi i numeri della terza edizione che di FarmacistaPiù che si appena conclusa a Firenze. Una tre giorni in cui il capoluogo toscano è diventata il centro della farmaceutica italiana.  Istituzioni, professionisti ed esperi del settore si sono infatti confrontati a 360 gradi su tutti i temi di più stringente attualità che riguardano le farmacie: dal Ddl Concorrenza allo sviluppo dell’aderenza terapeutica da parte del farmacista fino all’implementazione delle farmacie nella rete di assistenza territoriale.
 
“Ci siamo parlati, interrogati e scambiati delle opinioni e questo è un segno di grande vitalità per la categoria”. Ha detto al termine dell’evento Andrea Mandelli, presidente Fofi.
 
“Il bilancio è stato positivo sotto due aspetti. Dal punto di vista numerico i dati ci confortano e stanno crescendo e la partecipazione è aumentata rispetto alle precedenti edizioni. Ma credo che il risultato migliore sia quello della qualità. Molti infatti i relatori di altissimo profilo che sono intervenuti. Siamo riusciti a fare in modo che Firenze diventasse per tre giorni il centro della politica farmaceutica. Non è mancato nessuno, ma non è stata una passerella sterile, c’è stato invece il concreto tentativo di mettere insieme quel progetto per il futuro che la Federazione sta seguendo con successo da anni e che ha tramutato non in auspici e desideri ma in provvedimenti legislativi per costruire insieme quella politica che vede il farmacista vicino alla gente e protagonista della sanità italiana”.
 
Soddisfatto anche il vicepresidente Luigi D’Ambrosio Lettieri. “Oggi possiamo dire a conclusione del Congresso che non hanno vinto i numeri, oggi ha vinto la qualità grazie ad un parterre di grande rilievo che ha dato un contributo per costruire meglio lo scenario che da qui in avanti attende la professione e più in generale la nostra sanità che attraverso la professionalità farmaceutica vuole dare un’efficienza maggiore ai servizi, vuole garantire i Lea e soprattutto vuole conseguire quel livello d’integrazione tra la sfera sanitaria e quella sociale che sarà il compimento di un modello virtuoso che noi dobbiamo rincorrere”.
 
Appuntamento a Milano nel 2017 per la quarta edizione.

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