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Lunedì 21 MARZO 2016
Molise. Incinta di 5 mesi, muore dopo che era stata dimessa dall’ospedale. Frattura: “Faremo tutte le dovute verifiche”

Restano molti aspetti da chiarire sul decesso della donna, 33 anni. Arrivata al Cardarelli con dolori addominali e perdite di sangue, avrebbe negato la gravidanza. Poche ore dopo essere stata dimessa, viene trovata esanime nel bagno di casa, il feto a terra privo di vita. Inutile la corsa in ambulanza verso l'ospedale.

Una donna e il bimbo che portava in grembo sono morti in provincia di Campobasso poche ore dopo che la donna era stata dimessa dall’ospedale. Ma restano molti aspetti da chiarire sull’accaduto. Da quanto riferito dall’Ansa, infatti, la donna, di 33 anni, era al quinto mese di gravidanza, ma nessuno se ne era accorto. Venerdì sera arriva al pronto soccorso da Trivento, il paese dove vive in provincia di Campobasso. Entra con codice verde. Lamenta dolori all'addome, ha delle perdite di sangue. Resta un'ora sotto esame. “Ai medici, secondo la ricostruzione della direzione sanitaria dell'ospedale, nega la gravidanza in atto. Loro le prescrivono dei farmaci”, riferisce l’Ansa. La donna sta meglio e torna a casa. Passa pochissimo tempo e la situazione precipita. La giovane mamma viene trovata esanime dai familiari nel bagno; il feto a terra privo di vita. Parte una nuova corsa verso l' ospedale, ma ormai non c'è più nulla da fare.

Il fascicolo della procura di Campobasso sulla vicenda ha come ipotesi di reato quella dell'omicidio colposo. Per ora è contro ignoti. Il sostituto Barbara Lombardi disporrà l'autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni. Intanto la Polizia ha sequestrato la cartella clinica e interrogato alcune persone.

Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura, commissario ad acta della Sanità, con una nota. “Alla famiglia della giovane donna incinta morta in ospedale le più sentite e sincere condoglianze. Seguiamo, colpiti nel profondo, gli sviluppi della drammatica vicenda che si è verificata nella notte al Cardarelli. È nostra premura avere un quadro preciso dell’accaduto attraverso tutte le dovute verifiche: per questo abbiamo chiesto immediatamente chiarimenti all’Asrem sul caso”.

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