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Martedì 29 MARZO 2016
Senza intramoenia vantaggi solo per la sanità privata



Gentile Direttore,
leggo (quasi divertito) i pareri scatenati dall'intervento del Governatore Rossi sulla attività libero professionale intramoenia dei medici. Alcuni degli interventi da voi pubblicati sono davvero preoccupanti. Faccio riferimento, ad esempio, alla lettera del Dott. Vullo, Direttore Generale di una ASL siciliana. Se è vero quanto scrive, e ne ha le prove, mi chiedo perché non denuncia il tutto alla Procura della Repubblica.
 
O perché, ancor più semplicemente, non modifica la situazione che denuncia, dato che avviene all’interno della ASL di cui lui stesso è la massima autorità. Sembra quasi una autodenuncia di inefficienza e incapacità, se non addirittura un manzoniano “dagli all’untore” gridato per giustificare proprie mancanze.
 
Vorrei, però, discutere più nel dettaglio un’altra lettera, quella della illuminante opinione che ci arriva da Honolulu. Pur nel rispetto dovuto ad un povero collega costretto ad emigrare verso una medicina stressante e certo non efficace come quella del nostro vituperato SSN, trovo davvero discutibile la sua opinione. Mi pare che essa sia frutto di disinformazione ed amore per gli slogan, piuttosto che di una analisi attenta dei fatti.
 
Il collega usa frasi anche molto forti (“Il sistema intramoenia all’italiana è a mio giudizio abominevole…”) ma forse non sa nel dettaglio come esso funzioni perché non lo ha mai praticato. Può dirglielo uno che, pur ricoprendo un ruolo di prestigio, si è rifiutato di fare la attività libero professionale intramoenia nel momento in cui ha scoperto che su di essa la struttura pubblica da cui dipendeva avrebbe operato una trattenuta pari al 70%, fra tasse e percentuale dovuta alla struttura stessa. Inoltre, quella attività lo costringeva a stipulare una ulteriore polizza assicurativa, con costi davvero insostenibili.
 
Da altro articolo del suo giornale scopro che i medici impegnati nella attività libero professionale intramoenia, da essa guadagnano mediamente poco più di €14.000 all’anno (se ho ben compreso). Forse questo è il motivo per cui il Dott. Gregorio Maldini ritiene che quel tipo di attività come si fa in Italia è “abominevole”. Lui di certo preferirebbe andare a giocare a golf nella sua bella Honolulu, piuttosto che rischiare di finire in tribunale o alterarsi la qualità di vita con sovraccarichi di lavoro, per una cifra tanto ridicola.
 
Conosco a sufficienza il sistema sanitario degli USA, negli aspetti positivi e negativi. Che lo si creda o no, il sistema sanitario nazionale Italiano non ha nulla da invidiargli, nonostante che la politica, a partire dalla fine degli anni ’60, abbia fatto di tutto per distruggere la dignità degli operatori della sanità.
 
La abolizione della attività libero professionale intramoenia auspicata dal Dott. Maldini, con incomprensibili passaggi logici fra questa e la scarsa formazione degli specializzandi, non lo modificherebbe ma di certo giocherebbe molto a favore della medicina privata. E mi pare che questo, almeno in apparenza, non sia nelle intenzioni del Governatore Rossi.
 
Prof. Giustino Varrassi
MD, PhD, FIPP - President, Paolo Procacci Foundation (FPP) and European League Against Pain (EULAP)

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