quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 29 MARZO 2016
Circolare appropriatezza. Onotri (Smi) fuori dal coro: “Ministero fa solo parziale retromarcia, ma i tagli ai cittadini sono confermati”

Il Segretario generale dello Smi  boccia la circolare: “Si sospendono (momentaneamente) le sanzioni ai medici, ma i tagli sulle prestazioni rimangono, a danno dei cittadini. il decreto va ritirato e riscritto”.

Alla luce della circolare ministeriale che ha l'obiettivo di esplicitare diversi aspetti controversi del cosiddetto decreto Lorenzin sull'appropriatezza prescrittiva e che conferma la sospensione delle sanzioni per i medici nella fase sperimentale, il Sindacato dei Medici Italiani conferma le contestazioni fatte nei mesi scorsi. Per Pina Onotri, segretario generale Smi, "la circolare è un'ammissione esplicita della fondatezza delle critiche rivolte dalla nostra organizzazione, e da diverse associazioni di tutela del malato: il decreto è, infatti, un provvedimento mal definito e sbagliato, un vero e proprio pasticcio all'Italiana" .

"Ricordo, in tal senso, - aggiunge - le mie osservazioni rivolte nel corso del programma Ballarò al ministro Lorenzin che le liquidò sbrigativamente e con fastidio, e che oggi si dimostrano corrette, tanto è vero che si è deciso di avviare una fase sperimentale".

"Anche la sospensione momentanea delle sanzioni per i medici  - continua il segretario Smi - sono una conferma di quanto detto, eppure questo passo indietro del ministro Lorenzin, viene visto come un'apertura, dimenticando che la lista di tagli, di 'proscrizione', rimane sul tavolo, come una ghigliottina sui diritti alla salute dei cittadini".

"Ebbene - conclude Onotri - come ripetuto più volte, noi non fermeremo le nostre proteste fino a quando non si modificherà questo decreto: si ritiri e si riscriva. E se si vogliono ridurre gli sprechi, siamo i primi a dare la nostra disponibilità a portare un piano di spending review. Quindi, al Governo chiediamo serietà: assumetevi la responsabilità politica di fare delle scelte chiare, senza scaricarle sui medici, si distingua tra erogabilità e appropriatezza. Se si decide di tagliare prestazioni, lo si dica apertamente. Noi rimarremo al fianco dei cittadini e della sanità pubblica".

© RIPRODUZIONE RISERVATA