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Giovedì 31 MARZO 2016
Toscana. M5S: “Menù vegetariano almeno 1 giorno a settimana in ospedali, scuole e università”

“In tempi di tagli alla sanità torniamo a sollecitare il Partito Democratico su un nostro principio di governo: promuovere gli stili di vita sani è il modo più salutare per ridurre la spesa sanitaria senza conseguenze negative per il cittadino”, afferma il Movimento, che ha presentato alla Giunta una mozione sul tema.

Agricoltura biologica e stili alimentari sani promossi attraverso sostegno alle imprese agricole toscane, campagne informative e soprattutto l’inserimento del menù vegetariano nelle mense scolastiche, universitarie e nelle refezioni ospedaliere. Una soluzione da rendere esclusiva almeno “un giorno a settimana”. È questa l’ultima proposta del Movimento 5 Stelle in discussione nel prossimo Consiglio Regionale della Toscana.

“L’economia circolare trova nella relazione tra agricoltura biologica, consumo consapevole e salute pubblica un perfetto esempio di ciclo virtuoso. Una corretta alimentazione previene malattie cronico-degenerative, le cui conseguenze finiscono poi in carico al sistema sanitario, e promuoverla significa valorizzare la dieta mediterranea, ben rappresentata nella piramide alimentare toscana: alla base abbiamo il consumo di frutta e verdura, meglio se prodotte in Toscana e biologiche, e al vertice si collocano le carni rosse” dichiarano i consiglieri regionali M5S.

“In tempi di tagli alla sanità torniamo a sollecitare il Partito Democratico su un nostro principio di governo: promuovere gli stili di vita sani è il modo più salutare per ridurre la spesa sanitaria senza conseguenze negative per il cittadino. Per questo chiediamo alla Regione di insistere nell’attuazione delle due leggi regionali dedicate alla filiera biologica – la n. 18/2002 e la n. 1/2006 – concentrando la fase esecutiva sulle mense, scolastiche e universitarie, e le refezioni ospedaliere per i degenti. Se ogni settimana almeno per un giorno si offrisse un menù esclusivamente vegetariano, biologico, a decine di migliaia di cittadini toscani, minori e non, serviti in queste si avrebbero dei benefici indubbi: sanitari, a livello di prevenzione, ed economici, quale valorizzazione delle imprese agricole fornitrici di tali prodotti” proseguono i Cinque Stelle.

“Dobbiamo superare il pregiudizio culturale che una mensa senza carni è una mensa povera o carente. Tutto il contrario: abituare i palati, sin da piccoli, ai prodotti più sani per l’essere umano, ovvero la frutta e la verdura, è una strategia di salute pubblica della quale ci ringrazieranno in futuro” conclude il capogruppo M5S, Andrea Quartini, primo firmatario dell’atto.
 

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