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Sabato 02 APRILE 2016
Calabria. La denuncia Smi: “A Cosenza nuclei cure primarie ‘costretti’ a chiudere per mancanza di risorse”

Il vice presidente nazionale De Matteis: “Migliaia di prestazioni da oggi rimangono senza copertura e finiscono per intasare i pronto soccorso. Una situazione che si poteva evitare, ma la politica e l'Asl sono rimaste inerti. La rivoluzione delle cure primarie senza risorse è un bluff”.

“Nulla di fatto, nessuna risposta alle ripetute richieste del Sindacato dei Medici Italiani, a livello nazionale e regionale, affinché si intervenisse per supportare e dare continuità ai sei Nuclei di cure primarie-NCP della provincia di Cosenza, un'eccellenza nella sanità del territorio. Da ieri i medici che in gruppo danno vita a questa esperienza, che ha dato risposte efficaci e di qualità ai cittadini, anche riducendo gli accessi al Pronto Soccorso, sono "costretti" a mettere la parola fine ai NCP”. È quanto denuncia in una nota il Sindacato medici italiani (Smi).

Per vice presidente nazionale Cosmo De Matteis, "i NCP sono un'esperienza vincente di servizi sul territorio, una realtà che si vede obbligata per assenza di risorse a chiudere: sono mesi che non arrivano gli stanziamenti per pagare il personale. Non solo: che non hanno nessun futuro anche per mancanza di volontà politica. Così rischia di finire una prassi positiva della sanità calabrese (con ricadute anche dal punto di vista occupazionale), in una regione spesso sulla pagine dei giornali solo per notizie di cronaca nera e scandali. Una vergogna!".
"Al ministro Lorenzin, al presidente della Regione Calabria - conclude De Matteis - faccio un ultimo appello: come si può continuare a parlare di rivoluzione delle cure primarie se poi non ci sono mai risorse disponibili e se si fanno morire le realtà che già funzionano, pur tra mille sforzi e difficoltà. Tutto ciò alla vigilia della riapertura delle trattative per la convenzionata, e di ulteriori sperimentazioni pericolose come quella dell'h16: ebbene se il buongiorno si vede dal mattino, siamo messi molto male".

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