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Giovedì 28 APRILE 2011
Sangue. Accordo Federsanità, Anci e Avis per promuovere la donazione

L’accordo impegna le tre realtà a sviluppare ricerche e studi congiunti, ad inviare giovani in stage presso le sedi Avis, a predisporre lettere per i dipendenti e gli amministratori pubblici per invitarli a diventare donatori e a promuovere la comunicazione tra ai ragazzi che diventano maggiorenni.

Siglato questa mattina il protocollo d’intesa tra Anci, Federsanità e Avis per sviluppare iniziative congiunte per la promozione e la sensibilizzazione al volontariato e alla donazione del sangue. Il documento nasce dalla consolidata collaborazione a livello locale tra i Comuni italiani e l’Avis, che con oltre 1.200.000 soci donatori e più di 3.200 sedi territoriali (tra sedi regionali, provinciali e comunali) è oggi la principale associazione di volontariato italiano del sangue.
“L’autosufficienza di sangue ed emocomponenti – ha dichiarato il presidente dell’Avis, Vincenzo Saturni – è un obiettivo irrinunciabile per garantire la salute della nostra popolazione. Per raggiungerla è fondamentale l’impegno di tutti. Ecco perché riteniamo di grande importanza l’accordo con Anci e Federsanità. Tra le nostre 3.200 sedi e i Comuni italiani esistono già buoni rapporti e l’auspicio è che da questo protocollo la collaborazione possa diventare ancora più concreta e capillare’’.
Sul lungo sodalizio tra i Comuni e l’Avis è intervenuto anche il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, che ha spiegato come “il protocollo che firmiamo oggi, nella sostanza, vuole mettere a sistema una collaborazione che è cresciuta spontanea e che auspichiamo possa essere sempre più rafforzata. L'obiettivo finale è quello di non fare cadere l'attenzione su di un tema importante, la donazione del sangue, favorendo la crescita di una cultura della donazione anche, se non soprattutto, fra le giovani generazioni’’.
“Questo protocollo - afferma il presidente di Federsanità, Angelo Lino Del Favero - ha la peculiarità di coniugare vocazioni specifiche dei tre soggetti concorrendo ai fini istituzionali del Servizio sanitario nazionale. Infatti, la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata di sangue; la tutela dei donatori; la realizzazione di progetti di sensibilizzazione alla cultura della solidarietà e del dono, e, accanto a tutto questo, la promozione della salute e degli stili di vita sani e positivi tra la popolazione, sono tratti fondamentali di una salute praticata nei suoi aspetti più quotidiani’’.
Il protocollo d’intesa, nello specifico, prevede l’attuazione di ricerche e studi congiunti, l’invio di giovani in stage presso le sedi Avis, la predisposizione di lettere per i dipendenti e gli amministratori pubblici per invitarli a diventare donatori e una comunicazione ai ragazzi che diventano maggiorenni.
 

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