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Giovedì 07 APRILE 2016
Oms. In 40 anni nel mondo quadruplicato il numero dei diabetici. Oggi sono oltre 422 milioni

Secondo i dati di uno studio pubblicato su Lancet, il numero di adulti con diabete è quadruplicato in tutto il mondo in meno di quattro decenni, raggiungendo la quota di 422 milioni di casi; un fenomeno drammaticamente crescente che sta rapidamente diventando un problema dominante nei Paesi più poveri. Dallo studio emerge come il diabete diabete stia diventando “una questione determinante per la salute pubblica globale".

(Reuters Health) - L’invecchiamento della popolazione e l’aumento dei livelli dell’obesità, osservati in tutto il mondo, sono il segno che il Il diabete di tipo 2 sta diventando una malattia cronica caratterizzata da resistenza all’insulina.I pazienti possono gestire il diabete con i farmaci e la dieta, ma la malattia permane ed è una delle principali cause di cecità, insufficienza renale, cardiopatie, ictus e amputazione degli arti inferiori. “L’obesità è il più importante fattore di rischio per il diabete di tipo 2 ed i nostri tentativi di controllare l’aumento dei tassi di obesità non hanno finora dimostrato alcun successo”, ha detto Majid Ezzati, professore dell’Imperial College di Londra, che ha guidato la ricerca OMS.
 
Lo studio dell’OMS
Lo studio ha utilizzato i dati di 4,4 milioni di adulti -provenienti da 200 Paesi – per stimare la prevalenza ed età d’insorgenza. Si è riscontrato, inoltre, che tra il 1980 e il 2014, il diabete è diventato più comune tra gli uomini rispetto alle donne, e i tassi di diabete sono significativamente cresciuti in molti Paesi a basso e medio reddito, tra cui Cina, India, Indonesia, Pakistan, Egitto e Messico. Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, ha sottolineato come i risultati indichino l’urgenza di affrontare sia la cattiva alimentazione che gli stili di vita, in tutto il mondo. “Se vogliamo fare qualche passo avanti nel fermare l’aumento del diabete, dobbiamo ripensare la nostra vita quotidiana: mangiare in modo sano, essere fisicamente attivi ed evitare l’aumento eccessivo del peso. Anche nelle condizioni più disagiate, i governi devono garantire che le persone siano in grado di fare scelte salutari e che i sistemi sanitari siano in grado di diagnosticare e trattare le persone con diabete”.

Europa nord-occidentale “isola felice”
Lo studio ha inoltre rilevato che l’Europa nord-occidentale ha i tassi più bassi di diabete tra le donne e gli uomini, con una prevalenza aggiustata per età inferiore al 4% tra le donne e intorno al 5-6% tra gli uomini in Svizzera, Austria, Danimarca, Belgio e Paesi Bassi. Tuttavia, in nessun Paese del mondo si è verificata una riduzione significativa dell’incidenza del diabete. I maggiori incrementi sono stati rilevati nelle nazioni insulari del Pacifico, seguite da Medio Oriente e Nord Africa, in paesi come l’Egitto, la Giordania e l’Arabia Saudita. Infine, ma non per ultimo, i dati del nuovo studio mostrano che nel 2014, la metà degli adulti con diabete si sia concentrata in cinque Paesi: Cina, India, Stati Uniti Brasile e Indonesia. E i tassi tra gli uomini sono più che raddoppiati in India e in Cina, tra il 1980 e il 2014.
 
Fonte: Lancet online 2016
 
Kate Kelland
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

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