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Lunedì 11 APRILE 2016
Marche. Parenti dei pazienti in camper appositamente allestiti davanti all’ospedale. Il progetto allo studio della Regione

Il progetto dell’Unione Club Amici è stato discusso in Regione con il presidente Ceriscioli. L’obiettivo è offrire ai familiari dei pazienti provenienti da lontano una nuova soluzione per restare vicino ai loro cari. Ceriscioli interessato alla proposta. Il direttore dell’Asur Marini incaricato di predisporre un progetto di fattibilità.

Attrezzare spazi, all’interno dei parcheggi ospedalieri, per permettere la sosta, in camper, ai familiari dei ricoverati gravi. Malati che vanno assistiti dai familiari per un periodo di cura non breve, spesso all’interno di strutture sanitarie dislocate fuori dai centri abitati. “Un’opportunità sociale per tante famiglie, costrette a soggiornare fuori sede per parecchi giorni”, che la Federazione del turismo itinerante “Unione Club Amici” sta promuovendo in Italia, anche con il sostegno del senatore Mario Morgoni sul fronte parlamentare. Il tema è stato portato anche all’attenzione del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli e del direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini, nel corso di un incontro che si è svolto a Palazzo Raffaello, presenti il senatore Morgoni e il coordinatore nazionale di “Unione Club Amici, Ivan Perriera.

“Le Marche - è stato evidenziato nel corso dell’incontro, come riferito da una nota della Giunta regionale -, possono rappresentare un modello nazionale, se dotassero le principali strutture sanitarie di un servizio sosta vigilato per i camperisti e per coloro che decidessero, anche per ragioni d’opportunità, di ricorrere a un camper per stare vicino ai familiari ricoverati. Alcune strutture ospedaliere hanno già attrezzato piazzole di sosta dedicate e vigilate o vi stanno provvedendo: gli Ospedali Riuniti di Ancona, gli Ospedali di Civitanova Marche e San Severino Marche. Ma l’idea è quello di costruire una rete di punti sosta in tutti i principali nosocomi marchigiani, con quattro postazioni vigilate ciascuna, munite di allacci idrici ed elettrici, da lasciare al parcheggio delle auto, se non occupate dai camperisti autorizzati dalla direzione dell’ospedale”.

Il presidente Ceriscioli, riferisce la nota regionale, ha mostrato “interesse” per la proposta “che non richiede grossi investimenti e non penalizza gli utenti tradizionali, ma offre un servizio aggiuntivo ai familiari dei lungodegenti”. Il direttore Marini è stato quindi incaricato di predisporre un progetto di fattibilità, sulla base della documentazione prodotta dal coordinatore Perriera.

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