Gentile Direttore,
è molto importante l'affermazione della Fnomceo contro la pratica brutale del controllo anale a chi è accusato di omosessualità, come già denunciato dall'Ordine dei Medici di Torino sul caso portato alle cronache proprio dai medici tunisini.
Ogni 17 maggio d'altra parte festeggiamo dal 1990 il riconoscimento da parte dell'OMS della normalità di ogni orientamento sessuale.
Va riconosciuto il passo in avanti della Fnomceo, ma tra le motivazioni citate manca del tutto l'argomento della depatologizzazione dell'omosessualità approvato a marzo 2016 dall'associazione mondiale degli psichiatri, WPA, e le sei azioni pratiche proposte, che ho già tradotto in
una mia precedente lettera.
Si chiede alla Fnomceo e all'ordine dei medici di Napoli, Caserta e Benevento, Salerno e Avellino, insomma ai singoli Omceo, di riconoscere definitivamente nei termini espressi dalla WPA la completa depatologizzazione dell'omosessualità.
Si chiede alla Ministro della Sanità Lorenzin a nome del SSN e del sistema di formazione universitario e post laurea, di aderire ufficialmente a questa splendida iniziativa della Fnomceo, in occasione della ricorrenza della giornata di lotta contro l'omofobia.
Manlio Converti
Psichiatra
Attivista Lgbt