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Lunedì 09 MAGGIO 2016
Chirurgia spinale: interventi più precisi e con meno raggi grazie al nuovo O-ARM di Humanitas Neuro Center

Precisione millimetrica, controlli radiografici intraoperatori a dosi ridotte di raggi, tempi chirurgici dimezzati: tutto questo è possibile grazie al nuovo O-ARM installato presso Humanitas Neuro Center. Il sistema, il primo di questo tipo in Italia, si aggiunge alle altre 2 TAC di ultima generazione per la chirurgia spinale e cranica di cui è dotato l’ospedale.

Crolli vertebrali legati a traumi o tumori, spondilolistesi degenerative, scoliosi: grazie al sistema di ultima generazione O-ARM2 realizzato da Medtronic, è possibile trattare chirurgicamente queste patologie in modo più mirato, dunque meno invasivo. Con notevoli vantaggi per il paziente: minor esposizione ai raggi X, minor durata dell’intervento e, dunque, minor dolore postoperatorio e ripresa più precoce delle attività.

Il primo intervento di questo tipo in Italia è stato effettuato in questi giorni in Humanitas dall’équipe di Maurizio Fornari, responsabile di Neurochirurgia, in collaborazione con i chirurghi toracici guidati da Marco Alloisio. “Siamo intervenuti per via toracica - spiega Fornari - su una paziente di 78 anni affetta da ernia dorsale calcifica, che causando sofferenza del midollo spinale (mielopatia) porta progressivamente alla paralisi”. Si tratta di una patologia estremamente complessa da trattare chirurgicamente. Interventi di questo tipo vengono effettuati solo in pochi centri in Italia.

"Grazie all’utilizzo di O-ARM2 - spiega Francesco Costa, neurochirurgo di Humanitas - abbiamo potuto individuare con precisione il disco da trattare, minimizzando l’asportazione del tessuto e riducendo il tempo operatorio di quasi un’ora. Questa nuova tecnologia, infatti, consente di acquisire in sala operatoria, durante l’intervento, un’immagine della zona da trattare simile a quella di una TAC, ricostruita in 3D, con un’altissima risoluzione ed una ridotta quantità di raggi X erogati".

"Fondendo quest’immagine con quelle diagnostiche della RMN - prosegue Costa -  e trasferendole ad un sistema di neuronavigazione, il chirurgo può monitorare in tempo reale la procedura che sta effettuando - fondamentale essendo a contatto con strutture particolarmente delicate come quelle nervose della colonna -, verificando la traiettoria delle viti da impiantare ed utilizzando così il bisturi in modo estremamente preciso e mirato”. La riduzione dei tempi chirurgici e la minor perdita di sangue, conseguenza della mininvasità dell’intervento, oltre al controllo informatizzato e preciso della correttezza della procedura durante e al termine dell’intervento, consentono di minimizzare le complicanze e aumentano la sicurezza per il paziente".

Presso Humanitas Neuro Center si trova il primo sistema di questo tipo installato in Italia e realizzato da Medtronic. Altri O-ARM2 si trovano in altri centri di primo livello in Europa. L’utilizzo di questa tecnologia è indicato nei traumi vertebrali e nell’instabilità della colonna, quando è necessario posizionare con estrema precisione le viti che sostengono le vertebre, nei tumori spinali, nelle mielopatie, nelle ernie vertebrali, nelle spondilolistesi degenerative (scivolamento di una vertebra su un’altra) e nella scoliosi.

O-ARM 2 è utilizzato anche per interventi cerebrali come la DBS (Deep Brain Stimulation) per il trattamento del Parkinson, di cui presso Humanitas Neuro Center si occupano l’équipe di Alberto Albanese, responsabile di Neurologia, e di Piero Picozzi, responsabile Gamma Knife. O-ARM2 consente infatti sia di guidare con precisione millimetrica la mano del chirurgo nell’inserimento dell’elettrodo di stimolazione, sia di verificare la correttezza della procedura effettuata grazie al sistema di imaging introperatorio.
 
Lorenzo Proia

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