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Martedì 10 MAGGIO 2016
Tecnici di laboratorio biomedico. Dalla Basilicata Fitelab rilancia sull’evoluzione delle competenze

Si è concluso a Maratea, il congresso Regionale Fitelab. Tra i temi proposti la revisione del documento quadro sull’evoluzione delle competenze del TSLB, gli Albi e la necessità di un nuovo profilo. “Riorganizzare dei laboratori per migliorare la rete tra Ospedale e Territorio”.

Dalle nuove competenze alle innovazioni dei processi organizzativi. Questi alcuni temi entro cui si è dibattuto a Matera durante il congresso Regionale FITeLaB Basilicata.
All’evento sono intervenuti nella prima giornata il dott. Massimo Paluello, la dott.ssa Marilena Ricigliano,il dott. Luca Greggio e la dott.ssa  Gabriella Piccirillo; nella seconda giornata la dott.ssa  Nicoletta Santoro, il dott. Raffaele D’amico, il dott. Saverio Stanziale, la dott.ssa Marina Foroni e il dott. Vito Pafundi.
 
Ad avviare i lavori il Presidente Regione Basilicata dr.ssa Amalia Magaldi che nella sua relazione ha introdotto i temi del Convegno tra cui la “revisione del documento quadro sull’evoluzione delle competenze del TSLB, gli Albi e la necessità di un nuovo profilo.Temi di grande attualità necessari per creare armonizzazione tra i modelli erogati con i luoghi dell’offerta sanitaria e la domanda di servizi conseguenti all’aumento delle patologie croniche e all’ invecchiamento della popolazione”.

Al dibattito, oltre, Laganà,  Magaldi , Stanziale, Di Stefano, Foroni e i dirigenti regionali  Clemente Santonastaso (Campania) e Carlo  Bonfitto (Puglia), il DG dell’ A.O.R. San Carlo Rocco Alessandro Maglietta, il DG dell’ I.R.C.C.S. C.R.O.B di Rionero in Vulture Giuseppe Cugno , il Ds dell’ A.O.R San Carlo Antonio Picerno e il Direttore UO di Laboratorio Analisi A.O.R. San Carlo Vito Pafundi.
 
“In questo quadro – si legge in una nota - , diventa necessario dare maggiore forza e spazio alle potenzialità dei professionisti sanitari, ad innovare modelli organizzativi e processi di lavoro, oltre che aumentare efficienza e appropriatezza del SSN”.
“Un approccio ambizioso – ha  commentato Magaldi - che deve valorizzare il patrimonio professionale operante nel Sistema stesso. La legge 190/14 comma 566 pone le basi per interventi sui ruoli, funzioni e modalità operative, sostenendo l’evoluzione delle competenze attraverso i sistemi di rete e di lavoro di squadra”.

Maratea è stata quindi lo start up per “dare corso all’evoluzione in senso specialistico, soprattutto per quanto riguarda la gestione della tecnologia ed un approfondimento nel governo dei modelli diagnostico – organizzativo in relazione alla riorganizzazione dei laboratori per migliorare la rete tra Ospedale e Territorio”.

“La nostra esigenza – prosegue la nota -  è di trovare un punto di equilibrio tra quanto richiesto dal Sistema e  il Sistema formativo che necessita di un aggiornamento dei piani di studio delle Lauree, Laurea Magistrali e Master Universitari. Questo bisogno ci spinge ad estremizzare a tal punto che la denominazione, quella di Tecnico, non sia adeguata ai tempi moderni”.

Sulle “nuove competenze” hanno aggiunto i dirigenti nazionali FITeLaB, “stiamo facendo alcune riflessioni e approfondimenti sul profilo del nuovo professionista moderno che dovrà trovare una collocazione in chiave europea”.

Infatti, la direttiva europea 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali ci ha spinto a programmare una Convention Internazionale  prevista  a Venezia nel 2017 con le altre professionalità  europee dell’ area laboratoristica

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