quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 13 MAGGIO 2011
Carenza di magnesio: è colpa di un gene


Uno studio punta il dito sui cambiamenti nel gene Cnnm2. Influenza l’attività di una proteina fissata nella di reni e cellule intestinali rendendo difficoltoso l’assorbimento del minerale.

Altro che alimentazione poco equilibrata. A determinare la carenza di magnesio potrebbe essere il cattivo funzionamento di un gene che rende alcuni individui incapaci di assorbire correttamente il minerale.
È quanto emerge da uno studio pubblicato sull’American Journal of Human Genetics e che apre nuovi paradigmi nel trattamento di un disturbo - la carenza di magnesio - che può portare sintomi anche gravi. Il più delle volte si tratta di stanchezza e debolezza muscolare, ma nei casi gravi il deficit può portare a disturbi del ritmo cardiaco e gravi convulsioni.
Il magnesio (la cui concentrazione fisiologica varia tra 0,7 e 1,2 mmol/l) è infatti essenziale nelle attività enzimatiche e muscolari e nella trasmissione neuronale.
Lo studio, coordinato da ricercatori della Charité - Universitätsmedizin Berlin e del Centro Max Delbrück per la medicina molecolare di Berlino e finanziato in parte dal dal progetto Eunefront dell’Unione Europea, ha identificato nel gene Cnnm2 il potenziale responsabile della carenza del minerale. Il gene, se alterato, è in grado di influenzare l’attività di una proteina fissata nella membrana di reni e cellule intestinali e che determina l'assorbimento del magnesio nel flusso ematico. Il magnesio, pertanto, non viene correttamente assorbito ma espulso attraverso l'intestino e l'urina.
“I nostri risultati ci forniscono una serie di nuove intuizioni sul metabolismo del magnesio nel corpo”, ha spiegato Dominik Müller del Dipartimento di nefrologia pediatrica alla Charité - Universitätsmedizin Berlin. “Alla fine, in seguito a ulteriori ricerche e sviluppi, noi vediamo la possibilità di affrontare tali carenze dal punto di vista medico”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA