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Giovedì 26 MAGGIO 2016
Cardiologia. Il 17 e 18 giugno al via a Roma la seconda edizione del Mics

MItral Academy riunisce a Roma cardiologi e cardiochirurghi da tutto il mondo per fare il punto sullo state dell’arte della valvola mitrale. Tra gli obiettivi dell’Associazione quello di consentire ai pazienti di effettuare una scelta sempre più informata, e rimarcare l'importanza della formazione continua, cardine su cui poggia l’eccellenza medica.

Il prossimo 17 giugno a Roma avrà inizio il Congresso MIics, promosso e ideato da Mitral Academy, un’associazione indipendente, con sede in Italia che nasce dalla passione verso la chirurgia mitralica e dalla volontà di perseguire e condividere l’eccellenza nel settore riparativo, con particolare riguardo per la chirurgia mini-invasiva.
 
Il Congresso, che si tiene ogni due anni nel nostro Paese, è alla sua seconda edizione e vedrà la partecipazione oltre che del board scientifico della Mitral Academy, a cui afferiscono le eccellenze nel settore mitralico nazionali e internazionali, anche di numerosi cardiologi europei, americani e giapponesi.
 
L’appuntamento si terrà presso il Parco dei Principi Grand Hotel, durante una due giorni (17-18 giugno) in cui saranno presentati risultati e innovazione, in termini di ricerca clinica e metodiche di trattamento sia chirurgico che percutaneo. Importanti approfondimenti, illustrati dai massimi esperti del campo, sul progresso delle tecniche riparative della valvola mitrale e sulle innovazioni tecnologiche sono alcuni dei temi che convoglieranno sul Mics l’attenzione del mondo scientifico.

Obiettivo del summit, è creare l’opportunità di condividere conoscenze ed esperienze e consentire la creazione di una maggiore consapevolezza sull’importanza della formazione continua, cardine su cui poggia l’eccellenza medica. Alla fine del Congresso verranno infatti rilasciati i crediti ECM a tutti i medici che parteciperanno. Un momento particolarmente interessante e innovativo della due giorni sarà costituito dal boxing ring che si terrà nella prima giornata di lavori. Verrà presentato un caso clinico e si discuterà serratamente delle due metodiche di approccio: chirurgia mininvasiva vs riparazione mitralica convenzionale.
 
La valvulopatia mitralica è una patologia che riguarda la valvola mitrale e che impedisce il corretto passaggio di sangue durante le contrazioni del cuore. Le tipologie di malfunzionamento possono essere due: insufficienza o stenosi, a seconda del difetto di chiusura della valvola mitrale, situata tra l’atrio e il ventricolo sinistro del cuore, per mancata chiusura oppure per eccessivo restringimento. E’ una delle valvulopatie più diffuse al mondo, motivo per il quale è stata creata un’Academy dedicata che fa il punto sullo stato dell’arte mitralico e s’impegna per la ricerca e la condivisione della ‘best mitral pratice’.
 
“Mics 2016 non è solo un simposio edito per divulgare lo stato dell’arte sulla patologia mitralica - ha spiegato Giuseppe Speziale, cardiochirurgo specializzato in chirurgia mitralica e Presidente Mics 2016 - ma vuole essere l’evento fondante della Mitral Academy che rappresenta un progetto più ampio e complesso nel mondo della cardiochirurgia. Il Mics è l’espressione finale di questo prestigioso e lungimirante progetto che speriamo apra nel futuro nuove strade nel mondo della cardiochirurgia”.
 
Purtroppo oggi nel nostro Paese c’è una situazione di governance in alcuni casi lacunosa dovuta ad un’assoluta mancanza di dati sulla patologia. C’è un profondo gap di comunicazione con la comunità scientifica, con i medici di base e con i cardiologi e - non essendo disponibili i dati di governance (quanti centri ci sono, quante mitraliche si fanno, quali sono le complicanze) - è estremamente difficile capire dove indirizzare il malato.

Uno degli scopi della Mitral Academy è dunque quello di portare avanti delle survey per indagare quali centri fanno questo tipo di operazioni, con che volumi e con quali risultati, in modo che il paziente e il medico di base possano effettuare una scelta informata e scegliere obiettivamente il proprio centro di riferimento nel momento in cui si trovano a doversi confrontare con questa patologia. Mitral Academy prevede quindi un processo di ‘certificazione’. Tramite un comitato di audit e analisi, i potenziali centri vengono valutati sulla base del volume, dei risultati e delle prerogative strutturali del centro stesso. Una card di valutazione, creata appositamente, prevede un punteggio per ogni parametro considerato quale: numero di interventi riparativi, percentuale di successo, mortalità, complicanze, follow-up a distanza, presenza di cardiologi accreditati da strutture europee etc. Qualora il centro raggiunga un punteggio mediano adeguato, il comitato di audit e analisi di Mitral Academy conferirà al centro il titolo di ‘Mitral Reference Center’.

Ad oggi esistono degli importanti gap culturali nelle linee guida per il trattamento chirurgico della chirurgia mitralica. L’Academy si pone come ambizioso obiettivo quello di raggiungere risultati clinici e scientifici in modo da colmare, almeno parzialmente, tali lacune: propone infatti un processo di sensibilizzazione per il trattamento precoce dell’insufficienza mitralica organica.
 
Proprio grazie alla strutturale collaborazione di esperti sia europei che americani, Mitral Academy vorrebbe tracciare delle linee guida diagnostiche e operative comuni, che superino la dicotomia a tutt’oggi esistente tra le guidelines europee (ESC) e americane (AHA/ACC).
Di questo, così come delle altre novità che riguardano il settore, se ne parlerà a Roma il prossimo 17 e 18 giugno. 

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