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Lunedì 06 GIUGNO 2016
Doping. Nel 2015 meno controlli (860) rispetto all’anno scorso (1.427). Positivo il 2,9% degli atleti. Il Report del Ministero

Nel 2014 i casi di positività erano stati pari al 4,1%. Nel 2015 la percentuale più elevata di principi attivi rilevati ai controlli antidoping appartiene alla classe degli agenti anabolizzanti (34,1%); seguono i diuretici e gli agenti mascheranti (14,6%) e i corticosteroidi (14,6%). Si notano differenze di genere soprattutto nell’età media degli atleti risultati positivi: 39,3 anni per gli uomini e 31,2 per le donne. IL REPORT

Sottoposti a controllo antidoping 860 atleti, di cui 591 maschi (68,7%) e 269 femmine (31,3%), con un età media di 27,6 anni (28,2 i maschi e 26,1 le femmine). Il 20,8% degli atleti controllati (179) sono stati esaminati su specifica richiesta dei Nas. Di questi, 152 sono maschi (84,9%) e 27 femmine (15,1%). Degli 860 atleti controllati 591 (269 femmine e 591 maschi), sono risultati positivi ai test antidoping 25 (2,9%).
 
Sono i principali elementi che emergono dall’attività della Sezione per la Vigilanza ed il controllo sul Doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Comitato Tecnico Sanitario (CVD), istituita presso il Ministero della Salute, che ha programmato controlli antidoping anche con il supporto del Comando Carabinieri per la tutela della salute - NAS su 190 manifestazioni sportive: nel 93,2% di queste (177 manifestazioni) i controlli si sono svolti regolarmente, mentre in 13 manifestazioni non sono stati portati a termine (6,8%). Nel 2015 non è stato predisposto alcun controllo fuori gara. Tutti i dati sono contenuti e presentato in un report pubblicato oggi dal ministero. L'anno precedente i controlli erano stati assai di più (1.427) e la porzione di atleti risultati positivi era stata superiore (4,1%%).

Nel complesso è stata rilevata una sostanziale differenza di genere tra gli atleti risultati positivi: (5 femmine e 20 maschi): la percentuale di positività risulta pari al 3,4% per gli uomini e all’1,9% per le donne. La differenza di genere si nota nell’età media degli atleti risultati positivi: 39,3 anni per gli uomini e 31,2 per le donne. Nel 2015 la percentuale più elevata di principi attivi rilevati ai controlli antidoping appartiene alla classe degli agenti anabolizzanti (34,1%); seguono i diuretici e gli agenti mascheranti (14,6%) e i corticosteroidi (14,6%). La percentuale degli atleti risultati positivi ai controlli antidoping che ha assunto una o due sostanze vietate è stata pari all’ 84%. In particolare, il 56% degli atleti è risultato positivo ad una sola sostanza, mentre il 28% di essi a due sostanze. Tre atleti sono risultati positivi a tre sostanze, mentre 1 atleta è risultato positivo a quattro sostanze differenti.
 

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