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Martedì 07 GIUGNO 2016
Oncologia. Parte l’operazione “Moonshot”, 70 mld di dollari per trovare nuove cure

Il progetto, presentato al Congresso Mondiale dell’Oncologia dal vicepresidente Usa, Joe Biden, si basa l’incrocio delle informazioni genetiche dei singoli pazienti con i trattamenti terapeutici per ogni tipologia di tumore. Il nuovo sistema Genomic Data Commons faciliterà poi la condivisione tra i ricercatori dei dati del genoma umano e clinici.

(Reuters Health) -Identificare nuove cure contro il cancro è l’obiettivo centrale dell’operazione ‘Moonshot’, l’incarico che il presidente degli Stati Uniti, Barak Obama ha affidato al suo vice Joe Biden. Intervenuto al Congresso Mondiale dell’Oncologia (ASCO), in corso a Chicago, il numero due della Casa Bianca ha spiegato che “questo progetto è l’unica cosa bipartisan rimasta in America” per il quale chiede massima collaborazione e partecipazione al mondo delle ricerca, della medicina e delle agenzie governative. Nel suo discorso Biden ha anche presentato GDC – Genomic Data Commons – il nuovo sistema che faciliterà la condivisione tra i ricercatori dei dati del genoma umano e clinici per poter avanzare nell’individuazione di cure personalizzate per molte tipologie di malattie. “Una speranza – ha commentato Biden – che il GDC possa essere la chiave per progredire nel campo della medicina di precisione”.

Il progetto, fondato negli Stati uniti dall’Insituto nazionale contro il cancro (INC), ha il suo centro operativo presso l’Università di Chicago ed è alla base della missione ‘Moonshot’ e della Precision Medicine Initiative, che vedono il Presidente Obama impegnato in prima linea.

Grazie ai 70 milioni di dollari che finanziano il progetto, si cercherà di identificare una cura definitiva contro il cancro grazie all’incrocio delle informazioni genetiche dei singoli pazienti con i trattamenti teraputici per ogni tipologia di tumore “perchè solo attraverso dati, collaborazione e menti aperte – secondo il vicepresidnete – è possibile vincere questa battaglia”. Grazie al GDC verranno centralizzate, standardizzate e rese accessibili gratuitamente per i ricercatori i dati di larga scala provenienti dai programmi del NCI come il Cancer Genome Atlas, e di un database equivalente per i tumori nei bambini, considerato uno dei più grandi e importanti del mondo.

“Questi dati – ha commentato Louis Staudt del NCI – ottenuti da migliaia di pazienti malati di tumore, verranno armonizzati grazie all’impiego di software e algoritmi standard che permetteranno a tutti di estrapolarli e utilizzarli e quindi di allargare i confini della ricerca". Con un invito a finanziare e sostenere sempre di più la ricerca e chi la fa, Biden –  che l’anno scorso a perso il figlio Beau morto di cancro al cervello all’età di 46 anni – ha chiuso il suo intervento tra gli applausi della platea dell’ASCO.

Fonte: Congresso ASCO 2016

Bill Berkrot

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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