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Mercoledì 08 GIUGNO 2016
Basilicata. Appalti, Pittella: “I nostri dati ridimensionano notevolmente l'allarme dell'Anac”

Il presidente della Regione è intervenuto ieri in Consiglio per presentare i risultati delle verifiche regionali sugli appalti in sanità dopo i rilievi dell’Anac. Da parte delle aziende sanitarie “ci sono stati errori formali che hanno del tutto alterato il quadro di riferimento”. Questo, ad esempio per l’Asm, “riduce a 66,387 milioni” l’importo delle procedure senza gara rispetto ai 118 milioni rilevati dall’Anac.

“A seguito delle prime verifiche fatte dalle aziende in collaborazione con la Regione sono emersi dati che ridimensionano notevolmente il quadro delineato dall’Anac”. Ad affermarlo è stato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo ieri in Consiglio Regionale in merito ai rilievi mossi dall’Anac sul sistema degli appalti nella sanità lucana. “Buona parte dei Codici identificativi di gara (Cig) – ha spiegato Pittella - ad esempio sono stati acquisiti successivamente all’introduzione dell’obbligo di tracciabilità, ma antecedentemente alle Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari emanate dalla soppressa Avcp. Si tratta di un arco temporale nel quale non erano state perfettamente chiarite a livello nazionale le modalità e le tipologia di gare soggette al sistema di tracciabilità e ciò - ha sottolineato il presidente - ha comportato per le aziende sanitarie, non solo della Regione Basilicata, una incertezza applicativa”.

Nell’ambito di una verifica da parte delle aziende sanitarie “è emersa - ha spiegato Pittella - la presenza di errori di natura formale connessi che hanno del tutto alterato il quadro di riferimento riportato dalla stessa Anac nella propria deliberazione. Con riferimento all’Asm si è potuto verificare ad esempio che 37 codici identificativi di gara, per il considerevole importo di 51,635 milioni di euro, sono relativi a prestazioni non oggetto di alcuna procedura, in quanto relativi a prestazioni di medicina e di riabilitazione e di assistenza specialistica da privato. In questo modo il quadro di riferimento si riduce a 66,387 milioni di euro rispetto ai 118 milioni rilevati dall’Anac”. Pittella ha specificato inoltre che “anche l’Asp ha già evidenziato errori nella generazione dei propri cig per oltre 2,7 milioni di euro”, mentre “l’Aor San Carlo sta effettuando una meticolosa azione di validazione complessiva dei propri dati le cui risultanze saranno successivamente trasmesse. Con riferimento all’Irccs Crob di Rionero - ha detto ancora - si evidenzia che quasi l’80 per cento del valore degli affidamenti è stato effettuato attraverso l’espletamento di gare aperte o ristrette”.

Il presidente ha infine spiegato che l’attività di programmazione in materia di approvvigionamento di beni e servizi, “pur risentendo dei continui mutamenti del quadro normativo nazionale e regionale finalizzato alla razionalizzazione della spesa, si è sostanziata comunque in atti e provvedimenti nell’ottica dell’aggregazione della domanda e della standardizzazione delle procedure di gara, senza trascurare le attività di monitoraggio e di controllo”.

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