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Mercoledì 08 GIUGNO 2016
Sifilide. Allarme negli Usa, in dieci anni quasi quadruplicati i casi

Erano poco meno di 6mila nel 2005 e sono diventati 20mila nel 2014. Secondo un panel di esperti della Preventive Services Task Force (USPSTF) i medici di base dovrebbero offrire il test per lo screening della sifilide agli uomini omosessuali, alle persone HIV positive e a tutti i giovani che sono esposti a un aumento del rischio di malattie sessualmente trasmesse.

(Reuters Health) -  Secondo quanto riportano su JAMA gli esperti della USPSTF, la situazione attuale è preoccupante negli Stati Uniti. Nel 2014, il numero di nuove infezioni da sifilide ha raggiunto quasi 20.000 casi, rispetto ai 5.979 del 2005, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC). La USPSTF sostiene che la maggior parte delle infezioni sifilitiche negli Stati Uniti nel 2014 sono state diffuse tra gli uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, e che sono esposte a rischio elevato anche le persone con HIV e alcuni gruppi minoritari di persone da diverse aree geografiche, nonché gli uomini più giovani. Pertanto, la USPSTF raccomanda la diffusione dello screening per la sifilide da parte dei servizi assistenziali della medicina primaria, sebbene sia ancora impossibile stabilire la tempistica ottimale dell’esecuzione dei test e dei controlli.

Test ogni tre mesi?
In proposito, alcuni studi suggeriscono che negli omosessuali maschi i test andrebbero ripetuti ogni 3 mesi, a fronte di altri che li propongono una volta l’anno. Va ricordato che il test consiste di due fasi e che richiede due risultati positivi prima di iniziare il trattamento con penicillina G benzatina che i CDC raccomandano come trattamento di prima scelta. La USPSTF caldeggia questo trattamento non solo per la cura dei malati, ma anche per la prevenzione di nuove infezioni. Infine, gli esperti sottolineano che gli eventuali danni riportati dal test di screening sono minimi e lo stesso vale per la probabilità di rilevamento di falsi positivi che induce a ripetere il test.  In ogni caso attualmente è possibile migliorare questa recrudescenza della sifilide proprio fornendo ai servizi di assistenza sanitaria tutto ciò che è già disponibile e a costi contenuti.
 
Fonte: JAMA 2016
Andrew Seaman
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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