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Giovedì 09 GIUGNO 2016
Università di Torino e Asl di Biella si confrontano su politiche di sviluppo comuni

L’Asl di Biella punta ad incrementare l’utilizzo delle tecnologie disponibili, creando al tempo stesso spazi di sviluppo per l’attività di ricerca clinica. “Una collaborazione che - secondo l'Asl - potrebbe rilevarsi significativa anche per la Città della Salute che riuscirebbe ad ampliare la sua capacità produttiva, incrementando al tempo stesso i ricavi”.

Un confronto multidisciplinare orientato a definire politiche di sviluppo comuni. E’ quello andato in scena ieri all’ospedale “Degli Infermi” di Biella, dove un gruppo di docenti dell’Università di Torino che opera presso l’Aou Città della Salute e della Scienza ha partecipato a un incontro dal titolo: “Collaborazione e sinergie tra Ospedale di Biella e Università degli Studi di Torino”. “Una occasione di grande valore culturale e scientifico durante la quale sono state prese in esame alcune ipotesi di interazione per alimentare uno sviluppo e una crescita sia sul fronte clinico assistenziale, sia sul piano della ricerca scientifica”, spiega la Asl di Biella in una nota.

In particolare, ieri è stata adottata una modalità di lavoro per gruppi; i professionisti, provenienti da specialità diverse, si sono suddivisi in base all’ambito di appartenenza: giuridico amministrativo, oncologico e cardiologico. Un approccio scelto per “poter meglio valutare quali settori implementare, arricchendoli di professionalità e competenza ed inserendo il tutto in un quadro giuridico e normativo ben codificato”.

Insieme al direttore generale dell’Asl di Biella Gianni Bonelli e agli altri esponenti della direzione generale erano presenti anche il direttore generale della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Gian Paolo Zanetta, il prof. Ezio Ghigo, direttore della scuola di medicina dell’Università di Torino e il prof. Roberto Cavallo Perin, ordinario di diritto amministrativo presso l’ateneo di Torino.

“L’Asl di Biella – spiega la nota dell’Azienda - punta ad incrementare l’utilizzo delle tecnologie disponibili, creando al tempo stesso spazi di sviluppo per l’attività di ricerca clinica. Una collaborazione che potrebbe rilevarsi significativa anche per la Città della Salute che riuscirebbe ad ampliare la sua capacità produttiva, incrementando al tempo stesso i ricavi”.

In campo clinico assistenziale insieme ai professionisti dell’Asl di Biella erano presenti negli altri gruppi di lavoro i prof. Mauro Salizzoni, Giovanni Gandini, Paolo Fonio, Mauro Rinaldi, Umberto Ricardi e Mauro Papotti.

Al termine degli incontri differenziati i relatori si sono ritrovati per sintetizzare le proposte emerse durante il confronto. “Entrambe le parti, Asl e ateneo, hanno manifestato la volontà reciproca di andare avanti in questo progetto. È un modello potenziale di interazione tra aziende orientato a creare una sinergia reale che guarda all’assistenza, alla ricerca e anche all’insegnamento”.

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