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Lunedì 27 GIUGNO 2016
Campania. Inchiesta su nomine sanità, chiesta archiviazione per De Luca

Per i Pm non ci sarebbe alcun elemento che prova il coinvolgimento del governatore nei fatti contestati. Ciarambino (M5S): “Restano però a pieno titolo nell’inchiesta  il suo ex capo segreteria Mastursi e il suo consulente alla sanità Coscioni. Nella migliore delle ipotesi possiamo affermare che De Luca non sa scegliersi i collaboratori”.

I pm della procura di Roma hanno firmato una richiesta d’archiviazione per il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che punta a fare luce sui rapporti tra Nello Mastursi, ex capo della sua segreteria politica e vice responsabile organizzativo del Pd campano, e l’avvocato Guglielmo Manna, marito di Anna Scognamiglio, relatore della sentenza che confermò il reintegro di De Luca dopo la sospensione del governatore per la legge Severino, all’indomani delle elezioni di fine maggio 2015.

A confermarlo una nota del consigliere del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Trasparenza, Valeria Ciarambino. “Prendiamo atto della richiesta di archiviazione di De Luca nell’inchiesta sulle nomine nella sanità. Restano però a pieno titolo nell’inchiesta  il suo ex capo segreteria Mastursi e il suo consulente alla sanità Coscioni. Nella migliore delle ipotesi possiamo affermare con certezza che De Luca non sa scegliersi i collaboratori o forse li sa scegliere perché bravi a non lasciare tracce in giro”, commenta Ciarambino nella nota.

La consigliera prosegue affermando che il Movimento 5 Stelle è stata “l’unica forza politica a invocare un consiglio monotematico sulla vicenda e presentato una mozione di sfiducia a mano a mano che l’inchiesta va avanti emerge con forza quello che noi denunciavamo: un quadro allarmate di collusioni e connivenze, gestione della cosa pubblica come merce di scambio politico-clientelare, nomine già decise e notificate con pizzini alla maniera dei mafiosi. Il Movimento 5 Stelle da sempre denuncia questo sistema marcio – aggiunge - le nomine senza i criteri del merito e della trasparenza, messe nelle mani della malapolitica, sono il lasciapassare della corruzione e della compravendita di interi pezzi della pubblica amministrazione”.

“De Luca – conclude Ciarambino - con cinismo da Principe machiavelliano ‘adopera’ i suoi fedelissimi collaboratori-servi per poi abbandonarli al loro triste destino giudiziario”.

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