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Giovedì 30 GIUGNO 2016
Saitta: “Il progetto per il Parco della Salute prosegue a pieno regime”

Lo ha garantito l'assessore regionale alla Salute, dopo i timori emersi in seguito all'elezione del nuovo sindaco. "Spiegheremo il progetto che ha ottenuto i finanziamenti del Ministero, l'interesse manifestato anche da privati internazionali. Faremo osservare che è un progetto, da realizzarsi nell'area dell'ex Avio e che sta in piedi a prescindere dalla vendita delle aree dismesse".

A Torino il Parco della Salute prenderà forma, nonostante il cambio di guida a Palazzo Civico: così, secondo quanto riferisce l’Ansa, garantiscono l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta e la presidente del Consiglio Superiore di sanità, Barbara Siliquini. Alle perplessità espresse in questi giorni dalla neosindaca Chiara Appendino, i vertici regionali della Sanità rispondono ribadendo la bontà di un "progetto di rilevanza nazionale che - ha osservato, in particolare Siliquini - intende valorizzare le attuali eccellenze e di crearne di nuove, essere polo sanitario, didattico, di ricerca". Occasione per intervenire sul tema è stata la presentazione del nuovo Master Universitario in Direzione Strategica delle Aziende Sanitarie.

“Appena dopo l'insediamento di Appendino – ha spiegato Saitta - la Regione si incontrerà con la sindaca e sarà riunita la cabina di regia di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del Parco della Salute. Al sindaco spiegheremo il progetto che ha ottenuto i finanziamenti del Ministero, l'interesse manifestato anche da privati internazionali. Faremo osservare che è un progetto, da realizzarsi nell'area dell'ex Avio e che sta in piedi a prescindere dalla vendita delle aree dismesse. E' nostra intenzione continuare a lavorare con il Comune di Torino e siamo fiduciosi che questo avverrà".

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Direttore della Scuola di Medicina, Ezio Ghigo: "Abbiamo sottoscritto un accordo di programma e a quello restiamo aderenti. Sarebbe sorprendente se tutto il lavoro già fatto venisse dissipato e si ritornasse a fare il gioco dell'oca". I finanziamenti pubblici già sbloccati sono 250 milioni cui se ne potrebbero aggiungere altri 170-180 da fondi sociali europei.
 

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