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Venerdì 22 LUGLIO 2016
Madri dopo il cancro. Al Pertini primo intervento di preservazione fertilità in struttura pubblica regionale

Prima di sottoporsi alle terapie necessarie per fronteggiare il cancro, la donna è stata indirizzata alla Banca del Tessuro Ovarico dell'Ifo per il congelamento di ovociti. Al momento, presso il Centro Sterilità del Pertini, sono in trattamento altre due donne affette da tumore inviate da altre strutture pubbliche romane. 

“E’ stato eseguito presso Il Centro di sterilità dell'Ospedale Pertini di Roma, dall'equipe medico biologica diretta dal dott. Rocco Rago, il primo intervento in un ospedale pubblico del Lazio di preservazione della fertilità in una giovane donna affetta da tumore”. A darne notizia è una nota della Asl Roma 2, che evidenzia come si tratti di “un traguardo importante per la Sanità Pubblica Laziale che apre alle donne affette da patologie neoplastiche la possibilità di preservare la propria fertilità prima di sottoporsi a terapie mediche o chirurgiche che possano danneggiare la propria capacità riproduttiva”.

Un successo reso possibile grazie alla collaborazione tra il centro di sterilità del Pertini e la Banca del Tessuto ovarico dell'IFO, dove la donna è stata indirizzata per un congelamento del tessuto ovarico”.

“L'equipe diretta dal Dott. Enrico Vizza – spiega in particolare la nota della Asl -, considerato il tipo di neoplasia, hanno ritenuto di procedere con il congelamento degli ovociti inviandola quindi al Centro di Sterilità del Pertini dove è in atto una fattiva collaborazione. Qui La donna è stata sottoposta ad una adeguata terapia che ha portato al congelamento ‘singolo’ di un numero di ovociti sufficiente a preservare la fertilità futura qualora le terapie successive dovessero determinare una menopausa precoce”.

Al momento, riferisce la Asl, presso il Centro Sterilità del Pertini, sono in trattamento altre due donne affette da tumore inviate da altre strutture pubbliche romane.  
 

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