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Lunedì 25 LUGLIO 2016
Guardia medica, la Regione: “Previsto modello continuità assistenziale h24, nessuna perdita posti di lavoro”

La Regione annuncia inoltre che “grazie al positivo confronto sviluppatosi con le organizzazioni sindacali dei medici, sarà prevista, per ogni Aft (aggregazioni funzionali territoriali), l’apertura di almeno un ambulatorio di medicina generale, per un arco di 12 ore, sempre sette giorni su sette”.

“La Regione Umbria, in attuazione della legge Balduzzi, ha già previsto un modello di continuità assistenziale che garantirà una copertura dei bisogni di assistenza sanitaria dei cittadini 24 ore su 24, attraverso una riorganizzazione dell’attuale servizio di guardia medica e senza che ciò determinerà alcuna perdita di posti di lavoro”. Ad annunciarlo una nota della Regione in cui si spiega che, “attraverso le centrali operative del sistema sanitario, verrà garantita la copertura assistenziale sull’intero arco delle 24 ore, sette giorni su sette e 365 giorni all’anno, proprio sulla base delle positive innovazioni previste dalla legge Balduzzi. Ciò avverrà grazie ad una positiva relazione e coordinamento tra medici di medicina generale e personale medico oggi operante nel servizio di guardia medica”.

Inoltre, annuncia ancora la Regione, “grazie al positivo confronto sviluppatosi con le organizzazioni sindacali dei medici, sarà prevista, per ogni Aft (aggregazioni funzionali territoriali), l’apertura di almeno un ambulatorio di medicina generale, per un arco di 12 ore, sempre sette giorni su sette”.

Per la Regione “tutto questo determinerà una maggiore quantità e qualità di servizi della medicina territoriale per i cittadini, migliorando ulteriormente l’offerta di servizi sanitari in Umbria, e - si ribadisce - senza la diminuzione di nemmeno un posto di lavoro per quanti attualmente lavorano presso i servizi di guardia medica”.

“In Umbria – continua la nota dell’esecutivo - non c’è bisogno di marce, bensì di tavoli di confronto, peraltro già aperti, tra tutti i soggetti interessati a realizzare una positiva riforma nell’esclusivo interesse dei cittadini che chiedono, giustamente, continuità assistenziale”.

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