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Lunedì 30 MAGGIO 2011
Contro l’obesità, la prima regola è un buon sonno

Tra i 3 e i 5 anni la durata ideale è 11 ore. Per chi dorme un’ora in meno aumenta del 61 per cento il rischio di essere obeso o in sovrappeso a 7 anni. Lo rivela uno studio pubblicato sul Bmj.

Non è una novità che sonno e obesità siano strettamente interconnessi. Questa volta la conferma arriva da uno studio condotto da ricercatori dell’University of Otago di Dunedin, in Nuova Zelanda e pubblicato sul Bmj. Dalla ricerca è emerso che i bambini che non dormono a sufficienza o lo fanno irregolarmente hanno un rischio più elevato di essere in sovrappeso. Non solo, per la prima volta, i ricercatori sono riusciti a quantificare puntualmente l’aumento di rischio derivante dalla perdita di sonno.Il gruppo ha seguito per quattro anni 244 bambini tra i 3 e 7 anni monitorando ogni sei mesi il peso, l’indice di massa corporea, la dieta, l’attività fisica svolta e, soprattutto, la quantità di sonno. Dall’analisi dei dati è risultato che 11 ore rappresenta la durata del sonno ideale per i bambini di questa età. Per ogni riduzione di un’ora si registra un aumento dell’indice di massa corporea di 0,49 punti e un aumento del 61 per cento del rischio di essere in sovrappeso o obesi all’età di 7 anni.
Per i ricercatori è dunque ormai evidente che il sonno svolga un ruolo essenziale nel determinare la composizione corporea e perciò, a fianco delle corrette abitudini alimentari e del regolare svolgimento di attività fisica, sarebbe opportuno inserire una corretta igiene del sonno nelle strategie per la prevenzione del sovrappeso o dell’obesità.
Tuttavia, hanno sottolineato, occorrono ulteriori ricerche per capire se si tratta di un problema di durata o di qualità del sonno. 

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