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Mercoledì 03 AGOSTO 2016
Lavoro. Risoluzione del M5S per estensione permessi frazionati

Il riequilibrio della disparità di trattamento che permane nella Legge 104 tra lavoratori di differenti comparti del pubblico approda in Parlamento. Nella risoluzione a prima firma Claudio Cominardi si chiede al Governo di "affrontare a livello nazionale la questione della frazionabilità dei permessi legati ad un invalidità grave, che coinvolge moltissimi lavoratori di svariati comparti".

“E' stata depositata in commissione Lavoro una risoluzione, a prima firma Claudio Cominardi, per impegnare il governo a uniformare, per tutti i lavoratori legittimati dalla legge 104 del 92, la fruizione dei permessi lavorativi in maniera frazionata, indipendentemente dal CCLN di riferimento”. Così i deputati M5S in commissione Lavoro e Affari Sociali.
 
“Tale possibilità era già prevista per i dipendenti del settore privato e per una ristretta categoria del pubblico impiego, dove ciò è espressamente previsto dal proprio CCLN. In questo modo - aggiungono - si è creata di fatto una separazione tra lavoratori di serie A e di serie B con relativi disagi per quanti sono stati privati di questo diritto. Ad essere minato è il già delicato equilibrio tra lavoro e famiglia sta il fatto che tra gli esclusi si annoverano invalidi gravi o parenti di invalidi gravi".
 
“L’argomento nelle scorse settimane - sottolinea Matteo Mantero firmatario della risoluzione - era stato portato all’attenzione dei media della mia Regione, la Liguria, quando i nostri portavoce in Consiglio avevano interrogato l’assessore regionale alla Sanità, Viale, circa un’interpretazione restrittiva della legge 104, penalizzante nei confronti dei lavoratori del comparto sanitario ligure".
 
"Da qui – aggiunge - l'esigenza di affrontare a livello nazionale la questione della frazionabilità dei permessi legati ad un invalidità grave, che coinvolge moltissimi lavoratori di svariati comparti. Per evitare quelle sperequazioni che in Liguria sono state riscontate all’interno della ASL 2 di Savona, con la nostra risoluzione chiediamo che il diritto sia esteso a tutti i comparti nazionali e applicato a tutti i lavoratori”.

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