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Venerdì 26 AGOSTO 2016
Il terremoto e la priorità della messa in sicurezza degli ospedali



Gentile direttore,
un fiume di parole scorre dall'altra notte, dai media e dai social network. Il dolore, il terrore unito alla morte e lo sgomento che si percepisce sui volti di chi è stato colpito dal sisma, che piange i familiari e li cerca tra le pietre cadute, in uno scenario di polvere e di sangue che cancella la bellezza paesaggistica e architettonica di quei luoghi che ora sono nelle mani di tutti coloro che stanno operando incessantemente per offrire solidarietà e scavare tra le macerie,  nella speranza di contenere al minimo possibile il numero dei morti colpiti da questo immane disastro.

Lo sento particolarmente forte e intenso il sentimento di angoscia di una mamma che teme la perdita del proprio figlio. E ancor di più in qualità di medico, impotente di fronte ad un simile dramma, dal quale il proprio figlio per fatalità è stato risparmiato, insieme ad altri coetanei ospiti nella casa  vacanza di Santa Giusta, di proprietà della Diocesi di Montepulciano- Chiusi - Pienza, a pochi chilometri dal centro abitato di Amatrice, dove nei periodi estivi, i nostri ragazzi amano giocare liberi e sereni, immersi nella magica atmosfera della campagna reatina, sotto la guida di don Carlo Sensani, parroco della nota località termale di Chianciano Terme, in provincia di Siena.

In un ritmo incessante e a tratti caotico, le parole e le visioni che percepisco sembrano paradossalmente irreali al cospetto di un evento che, nostro malgrado, siamo costretti a subire come calamità naturali e cicliche della Terra.

Ecco che la splendida azione umanitaria della macchina dei soccorsi, messa su dalla nostra Regione ci riporta alla realtà, rendendoci partecipi energicamente di questo incubo, in cui la quotidianità sembra aver lasciato spazio ad uno scenario dove il pianto e il riso dei sopravvissuti sono separati da un labile confine.
 
Se da una parte è vero che i fenomeni sismici rientrano nell'ambito dell’imprevedibilità degli eventi, nonostante il qualificante intervento della tecnologia moderna che cerca in ogni modo di ridurne i margini, ritengo che sia indispensabile, perché questo sì può essere considerato fattore di prevenzione, che il governo intervenga più energicamente a favore delle località a elevato rischio sismico, al fine di stanziare i fondi necessari per consentire una vera riedificazione e messa in sicurezza di tutte le abitazioni esistenti e degli ospedali locali che devono essere in grado di fornire l'assistenza medica necessaria alle popolazioni colpite in questi drammatici frangenti.

Concetta Liberatore
Medico Oncologo Montepulciano, Siena 

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