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Lunedì 29 AGOSTO 2016
Terremoto. Papotto (Cisl Medici) “Vicini a popolazione terremotata. Si pensi ai giovani che dovranno tornare alle attività scolastiche”

La segreteria nazionale della Cisl Medici prenderà contatti con il dipartimento delle grandi emergenze e insieme valuterà quello che in ordine ai bisogni della popolazione potrà essere finanziato. Dal sindacato sottolineano come oggi si debba pensare alla popolazione tutta, ma in particolare ai fanciulli e ai giovani che in tempi brevi dovranno ritornare alle attività scolastiche

"Purtroppo - afferma Biagio Papotto, Segretario Generale Cisl Medici - anche questa volta è avvenuto quanto avremmo voluto non si verificasse, l’ennesimo sisma che ha falcidiato vite umane nelle vicinanze di Rieti con il coinvolgimento di paesini e borghi rurali che oggi non esistono più".

"Questo sisma - prosegue Papotto - appare come un evento annunciato, in continuità con quello dell’Aquila del 2009 in considerazione dei dati che oggi ci vengono forniti. Oggi non vogliamo realizzare nuovi spunti polemici, al momento riteniamo che si debba fare quanto possa servire per tentare di accogliere nei migliore dei modi quante più vite umane; ci sarà altro tempo per incentrare l’attenzione sul territorio e su quello che si dovrà fare per impedire queste simili catastrofi".

"E’ terribilmente difficile - dice ancora il Segretario Generale Cisl Medici - convivere con il protagonismo mediatico a cui siamo obbligati ad assistere e in tal senso vogliamo mantenere quella dignità di sindacato che si onora di partecipare nel momento del bisogno alla risoluzione dei problemi imposti dal momento storico che si vive. La segreteria nazionale della Cisl Medici prenderà contatti con il dipartimento delle grandi emergenze e insieme valuterà quello che in ordine ai bisogni della popolazione potrà essere finanziato.

"Oggi - conclude Papotto - si pensi alla popolazione tutta, ma in particolare ai fanciulli e ai giovani che in tempi brevi dovranno ritornare alle attività scolastiche tanto da permettere loro di ridurre al minimo lo stress secondario a questo evento calamitoso. Siamo colti da un momento di grande tristezza  e partecipiamo accorati al calvario di questa popolazione martoriata restando vicini e pronti ad intervenire".
 
Lorenzo Proia

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