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Giovedì 01 SETTEMBRE 2016
Toscana. Approvate linee guida su screening audiologici per i neonati

L’esecuzione dello screening auditivo neonatale è obbligatorio nella Regione già dal 2007. Nel 2013 raggiunta la copertura del 95%. Le nuove linee guida, ha spiegato l’assessore Saccardi, consentiranno agli operatori dei punti nascita, ma anche ai pediatri di famiglia, di “identificare in maniera sempre più efficace i bambini con possibile ipoacusia, e quindi intervenire tempestivamente”.

“Migliorano e diventano uniformi su tutto il territorio regionale le procedure di screening neonatale per individuare i disturbi dell’udito”. Così la Regione Toscana annuncia in una nota il via libera della Giunta a un aggiornamento delle Linee di indirizzo per la conduzione dello screening e del percorso audiologico neonatale in Regione Toscana, “elaborate e condivise da un gruppo di professionisti del Servizio sanitario regionale”.

“L'identificazione e la diagnosi precoce della sordità infantile è indispensabile per ridurre al minimo o addirittura annullare i gravi difetti che il deficit uditivo può determinare sullo sviluppo del linguaggio e sullo sviluppo del bambino. Lo screening universale si propone di identificare il maggior numero possibile di bambini con disturbi permanenti dell'udito, da medio a gravi, il più precocemente possibile”, spiega la Regione evidenziando che l’identificazione precoce e una tempestiva diagnosi “sono quindi indispensabili per ridurre al minimo o addirittura annullare i gravi effetti che il deficit uditivo può avere sullo sviluppo del bambino”.

La Toscana, ricorda la nota regionale, “è stata tra le prime regioni in Italia a recepire la necessità di uno screening auditivo neonatale. Già una delibera del 2007 rendeva l'esecuzione dello screening audiologico obbligatoria in tutti i punti nascita della regione. Nel 2008 un team di professionisti ha elaborato gli indirizzi per la conduzione dello screening, che attualmente viene eseguito in tutti i punti nascita della Toscana. L'obiettivo di copertura al 95% individuato nel Piano regionale per la prevenzione 2014-2018 è stato praticamente raggiunto già negli anni 2013 (94,9%), 2014 (95,1%) e 2015 (94,2%), con punte di copertura al 99%. Ora si è sentita l'esigenza  di aggiornare il protocollo di esecuzione dello screening e del percorso diagnostico-riabilitativo, in base all'esperienza maturata e alle più recenti conoscenze della letteratura sull'argomento”.

"La sanità toscana punta moltissimo sulla prevenzione, in tutti i settori - dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - Come tutti gli screening, anche lo screening audiologico neonatale serve per individuare precocemente eventuali deficit, in questo caso uditivi, e altrettanto precocemente intervenire con il trattamento riabilitativo. L'aggiornamento delle linee di indirizzo che abbiamo varato ora, e per il quale ringrazio i professionisti che lo hanno elaborato, consentirà agli operatori dei punti nascita e anche ai pediatri di famiglia di identificare in maniera sempre più efficace i bambini con possibile ipoacusia, e quindi intervenire tempestivamente".

I nuovi indirizzi elaborati dagli esperti, dunque, forniscono “indicazioni sempre più puntuali ed efficaci, pongono attenzione alla possibilità di ipoacusia progressiva o acquisita, che potrebbe sfuggire allo screening neonatale, evidenziano l'importanza di una presa in carico precoce del bambino ipoacusico sin dalle prime settimane di vita e la gestione da parte di un team multidisciplinare, sottolineano l'importanza del ruolo del pediatra di famiglia nel percorso dello screening neonatale e della successiva sorveglianza audiologica”.

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