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Venerdì 02 SETTEMBRE 2016
Calabria. Il Consiglio di Stato boccia la Convenzione di Scura con l’Agenas

Accolto il ricorso della Regione contro la Convenzione sottoscritta dai commissari che prevedeva il pagamento all’Agenas di 200 mila euro all’anno per attività di supporto alla realizzazione del Piano di Rientro. Per i giudici tale attività è ricompresa tra le funzioni istituzionali dell’Agenas e l’oneroso compenso rischia di aggravare la situazione di dissesto finanziario della Calabria. L'ordinanza

Con ordinanza cautelare 3618/2016 a modifica dell’ordinanza del Tar Calabria-Sezione di Catanzaro depositata oggi, primo settembre,  il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Calabria contro l’onerosa Convenzione con l’Agenas sottoscritta dai Commissari Massimo Scura e Andrea Urbani.

“Sulla vicenda della convenzione tra Agenas e Commissari si è consumato uno scontro molto aspro che ha visto la Regione determinata a sostenere la illegittimità dei Commissari a contrarre atti onerosi per conto della stessa. La Regione, inoltre, ha sempre sostenuto che l’Agenas svolge, per proprie funzioni istituzionali, attività di supporto alle Regioni. I Commissari, non curanti di queste osservazioni, hanno proceduto lo stesso con il Decreto 46/2016, poi integrato per palese carenze legislative con il Decreto 58/2016, pur di raggiungere l’obiettivo prefissatosi. Nonostante la decisione del Presidente della Regione, Mario Oliverio, di impugnare in sede giurisdizionale i rispettivi Decreti, Scura ed Urbani hanno sottoscritto la convenzione”, afferma il delegato alla Sanità del Presidente della Regione Calabria Franco Pacenza, commentando la bocciatura del Consiglio di Stato.

In particolare, secondo i giudici, “non sembra possa affermarsi che l’attuale quadro normativo della materia, pur complesso e di non chiara decifrazione, consenta ad Agenas di stipulare convenzioni a titolo oneroso per lo svolgimento di attività a supporto delle Regioni sottoposte piano di rientro, essendo dette attività ricomprese nel novero delle competenze, dei compiti e degli obblighi assegnatile dalla legislazione relativa ai piani di rientro dai disavanzi del settore sanitario”, Inoltre, “la previsione di un compenso annuale pari ad 200.000,00 di euro, previsto dalla convenzione qui contestata, rischia di aggravare, nelle more del giudizio, la situazione di dissesto finanziario per la Regione Calabria, già pesantemente indebitata”.

“Perché  - si domanda Franco Pacenza -  tanto accanimento, considerato anche che in quei mesi l’Agenas era priva dell’assetto istituzionale e che la Regione, cosa che riproporrà, aveva rappresentato la necessità di una interlocuzione istituzionale con Agenas”, Per Pacenza, “l’obiettivo, come si dimostra, non era un supporto di Agenas alle attività sanitarie regionali, bensì garantire da parte di Urbani e Scura una convenzione onerosa”.

Per il delegato alla Sanità del presidente Oliverio “quegli atti  ora vanno revocati e quelle obbligazioni non saranno mai onorate dalla Regione ed anche Agenas dovrà prendere definitivamente atto che il proprio interlocutore è la Regione”.

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