quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 01 GIUGNO 2011
Snami: “Per i medici ineludibili ristrutturazione del compenso e revisione dell’accesso”

Nella mozione conclusiva del 30° Congresso Nazionale lo Snami ha ribadito i propri principi base (salvaguardia del rapporto fiduciario con il paziente, distinzione tra onorario professionale e fattori di produzione, revisione dell’accesso alla medicina convenzionata) e sottolineato la necessità di avviare la definizione di un’idea condivisa di ristrutturazione dell’assistenza territoriale. Riflettori puntati anche sulla vicenda dell’Enpam, con l’intenzione, spiega il presidente Snami, Angelo Testa, di non smettere di vigilare a tutela dei contribuenti.

Salvaguardia del rapporto fiduciario medico-paziente, introduzione del principio di distinzione tra retribuzione professionale e fattori di produzione, creazione di una reale prospettiva lavorativa con la revisione delle modalità di accesso alla medicina generale convenzionata. Questi i principi che guideranno l’attività dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), in particolare al tavolo di riordino della Medicina generale. Principi già alla base dell’attività del sindacato, ribaditi dalla mozione conclusiva votata del 30° Congresso Nazionale, da poco concluso.
“Ritengo la mozione molto significativa – ha commentato Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - . Dopo anni in cui le votazioni sono state caratterizzate da astensioni, il sindacato si è dimostrato unito e coeso, proponendo all’unanimità una linea di indirizzo e mostrando unione di intenti durante tutto il Congresso”. Un cambiamento, questo, ritenuto particolarmente importante, anche per l’attuale momento politico ed economico. Nell'incontro tra la medicina generale e il ministero della Salute, lo 16 maggio, è stata chiesta la collaborazione di tutte le sigle sindacali per la riscrittura dell’articolo 8 del Dlgs 502/92, che norma i compiti della medicina convenzionata e ne fissa i principi generali. L’idea del ministero è di raggiungere il completamento della presa in carico h24 dell'assistito, in un’ottica di riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso, attraverso l’integrazione funzionale dei servizi territoriali con le strutture di emergenza ospedaliera, la collaborazione della medicina generale e l’allocazione di presidi gestiti da medici del territorio nelle strutture ospedaliere di emergenza-urgenza.
“Siamo in attesa del documento elaborato dal Ministero, per capire nel dettaglio la direzione voluta dalla parte pubblica”, ha spiegato il presidente Testa sottolineando che “il nostro programma va avanti: contiamo di arrivare entro un mese a un documento unitario”, cioè alla definizione di un’idea Snami della ristrutturazione dell'assistenza territoriale. “I tempi sono cambiati: abbiamo smesso di dar voce soltanto a un generico disaccordo con le proposte pubbliche. A essere messe sul tappeto sono invece possibili soluzioni. E un segnale concreto di questa evoluzione – ha osservato Testa - è anche la presenza al Congresso del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che dimostra come il lavoro del sindacato sia pienamente riconosciuto dalle istituzioni”.
Lo Snami ha poi ribadito ancora una volta la volontà di “essere medici e non burocrati” e, sulle ultime notizie relative all’Enpam, ha espresso preoccupazione e l’auspicio che, quanto prima, sia fatta chiarezza. “La posta in gioco è troppo alta” è la conclusione di Angelo Testa “per questo non smetteremo di vigilare sulla vicenda.”
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA