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Giovedì 08 SETTEMBRE 2016
Nuovi Lea. Telesca (FVG): “Lo Stato assicuri alla nostra regione risorse aggiuntive”

“Con l’adozione dei nuovi Lea, la Regione dovrà farsi carico di oneri aggiuntivi con risorse proprie”, spiega l’assessore regionale alla Salute motivando la richiesta di risorse aggiuntive che, per Telesca, potrebbero essere determinate “in termini di quota di accesso al fondo vincolato nazionale o in termini di riduzione della quota di accantonamento del gettito fiscale”.

“Lo Stato assicuri risorse aggiuntive per il Friuli Venezia Giulia in termini di quota di accesso al fondo vincolato nazionale o in termini di riduzione della quota di accantonamento del gettito fiscale”. E' la richiesta avanzata dall'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, in una lettera ad Antonio Saitta, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, in relazione all'espressione dell'intesa data ieri a Roma sul Decreto del presidente del Consiglio dei ministri di attuazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea).

“A fronte di nuove prestazioni che è obbligatorio garantire sul territorio - spiega Telesca - il Friuli Venezia Giulia chiede di veder integrate le entrate regionali. Ne consegue che, con l'adozione dei nuovi Lea, la Regione dovrà farsi carico di oneri aggiuntivi con risorse proprie che andranno a sommarsi ai costi per la dispensazione dei nuovi farmaci per l'epatite C. Di qui la richiesta formulata in sede di Conferenza delle Regioni”.

Per Telesca, “il fatto che nei nuovi Lea rientri il riconoscimento di patologie ad oggi non elencate, quali le malattie rare o la dipendenza dal gioco d'azzardo, costituisce senz'altro un importante passo avanti cui seguirà il Piano vaccini che vede la nostra Regione già fortemente impegnata dal momento che, già da tempo, eroghiamo questa prestazione anche se non prevista nei vecchi LEA”.

“Sono progressi notevoli che richiedono risorse finanziarie e, dato che il Friuli Venezia Giulia ha competenza primaria sulla Sanità, la copertura dei costi aggiuntivi troverà il suo luogo di compensazione nell’ambito della trattativa Stato-Regione”, conclude l’assessore.

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