quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 09 SETTEMBRE 2016
Terremoto. Libero accesso alla Cochrane Library per favorire la migliore assistenza alle vittime

L’iniziativa, che avrà durata due mesi, è promossa dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario del Lazio, d’intesa con la casa editrice Wiley, per agevolare il lavoro del personale sanitario impegnato in quest’emergenza permettendogli di accedere alle informazioni sulle migliori evidenze disponibili. L’accesso sarà possibile attraverso la Biblioteca Alessandro Liberati (BAL).

Per “favorire un’assistenza sanitaria basata sulle migliori evidenze disponibili per le vittime del terremoto” che ha colpito il centro Italia, per 2 mesi, a partire dal 1° settembre 2016, le operatrici e gli operatori sanitari delle Asl della Regione Lazio potranno accedere liberamente  ai contenuti della Cochrane Library dalla Biblioteca Alessandro Liberati (BAL), cliccando sul banner Cochrane Library (senza inserire username o password). È una iniziativa promossa dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, d’intesa con la casa editrice Wiley, cui fa capo la Cochrane Library, per agevolare il lavoro del personale sanitario del Lazio impegnato in quest’emergenza.

“Sulla Cochrane Library – spiega la nota che annuncia l’iniziativa - vengono pubblicate le revisioni sistematiche della letteratura prodotte dalla Cochrane, un’organizzazione internazionale no-profit nata con lo scopo di raccogliere, valutare criticamente e diffondere le informazioni relative all’efficacia degli interventi sanitari. Le revisioni sistematiche sono veri e propri progetti di ricerca che sintetizzano e valutano criticamente tutte le prove disponibili in letteratura riguardo l’efficacia degli interventi sanitari”.

All’indomani del terremoto che ha colpito la zona di Amatrice, la BAL ha anche segnalato e messo a disposizione le revisioni sistematiche Cochrane che sintetizzano le prove di efficacia e sicurezza relative agli interventi più comunemente utilizzati in queste circostanze pubblicate sul sito di Evidence Aid, che nasce per promuovere un approccio evidence-based per guidare le decisioni sanitarie in caso di eventi catastrofici.

Mike Clarke, direttore del progetto Evidence Aid, che ha sede presso la Queen’s University di Belfast, ha scritto alla BAL affermando: “In tutto il mondo, i cittadini devono potersi attendere che l’assistenza sanitaria ricevuta sia basata sulle migliori evidenze disponibili. Questo principio cardine vale anche per l’assistenza in corso di emergenza e in occasione di eventi catastrofici. Siamo molto grati ai nostri colleghi e amici italiani che si sono prontamente attivati per segnalare al personale sanitario delle aree ferite la disponibilità delle risorse documentali selezionate da Evidence Aid (nell’ambito della Cochrane Library) così che anche le popolazioni colpite dal terremoto possano ricevere cure basate su prove robuste. Rendendo queste risorse liberamente accessibili, le istituzioni aiutano concretamente gli operatori a prendere le migliori decisioni in circostanze caratterizzate da caos e devastazione”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA