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Mercoledì 14 SETTEMBRE 2016
Rete ospedaliera in Sicilia. Ruvolo e Scavone (Ala): “Lorenzin chiarisca cosa ha fatto la Regione Siciliana”

Ruvolo annuncia che un'interrogazione urgente al ministro Beatrice Lorenzin affinché faccia luce su quanto fatto dalla Regione Siciliana per rispondere a quanto previsto dalla legge Balduzzi e dal Dm 70, inerente al nuovo piano di Rete Ospedaliera. Per il senatore Scavone  Crocetta accusa il Governo, ma tace su i suoi ritardi.

"Assistiamo a un balletto interno alla maggioranza dell'Ars sul riordino della rete ospedaliera. Un "tutti contro tutti" che non aiuta a capire quale sia la reale situazione. Per queste ragioni faro' un'interrogazione urgente al ministro Lorenzin affinché faccia luce su quanto fatto dalla Regione Siciliana per rispondere a quanto previsto dalla legge Balduzzi e dal Dm 70". Lo annuncia, in una nota, il senatore siciliano di Ala Giuseppe Ruvolo.

"C'è chi afferma che sono in corso discussioni carbonare - prosegue Ruvolo - ma le proteste che partono da più fronti, i rettori delle università di Catania e Palermo, la Cesi e i sindaci, presuppongono non un incontro carbonaro ma un problema reale. Il presidente Ardizzone dichiara che non esiste un documento ufficiale sulla nuova rete ospedaliera. Crocetta dal canto suo smentisce il lavoro fatto dall'assessore regionale alla Salute. Insomma, il solito teatrino a danno dei siciliani".
 
Sulla stessa linea il collega del gruppo Ala, Antonio Scavone, senatore siciliano e componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama. Per Scavone “il governo Crocetta si dimostra ancora una volta inadeguato e questa volta ci va di mezzo la sanità siciliana. Oggi il Governatore dà la colpa all’Esecutivo nazionale, ma un piano di riordino sanitario andava programmato tempo fa, come previsto dalle Legge Balduzzi prima e dal Decreto ministeriale 70 dopo. L’esecutivo regionale avrebbe, infatti, avuto tutto il tempo di riprogrammare in modo idoneo il riassetto della rete ospedaliera regionale visto che il DM 70, vecchio di un anno e mezzo, concede alle Regioni a statuto speciale ampia autonomia per applicare le nuove norme, compatibilmente con le peculiarità demografiche e territoriali dell’isola. Quindi, maliziosamente e capziosamente, la Regione ha perso tempo per evitare interventi di riprogrammazione e sperando così di arrivare per inerzia alla fine della Legislatura prendendo in giro i cittadini e mettendo l’ipoteca su una possibile rielezione”.

“La verità è che il governo regionale – prosegue Scavone - è stato incapace di affrontare un riassetto delle reti ospedaliere e non ha eseguito alcun programma di riduzione di posti letto e di riorganizzazione dell’intera rete sanitaria che seguisse gli standard qualitativi, quantitativi e tecnologici richiesti per l’assistenza ospedaliera. E’ sospetto che Crocetta oggi armi il caos sui territori alimentando polemiche e scaricabarile, facile merce da propaganda elettorale. Gucciardi ha promesso che non si sarebbero chiuse strutture, ha addirittura paventato l’assunzione di nuovi professionisti attraverso l’espletazione di nuovi concorsi ma senza alcun fondamento logico”.

Anche per il senatore Scavone “a questo punto il ministero della Salute dovrebbe avviare una serie indagine ispettiva per far luce sulle inadempienze regionali in merito al DM 70 nonché sulla gravosa situazione generale in cui versa la sanità siciliana e chiarire, una volta per tutte, se l’assessore Gucciardi abbia presentato o meno una nuova proposta di riassetto a Roma”.
 
Lorenzo Proia

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