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Giovedì 15 SETTEMBRE 2016
Ostetricia e ginecologia. A Biella il congresso regionale dell’Aogoi Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

Appuntamento il 16 e 17 settembre con la due giorni di approfondimento sui progressi della medicina e le nuove possibilità di trattamento. Il Congresso vedrà la partecipazione di circa 250 professionisti del settore e 80 relatori.

Il 16 e 17 settembre Biella ospiterà il convegno regionale dell’Aogoi, l’associazione ostetrici, ginecologi ospedalieri italiani di Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. Organizzato dai tre presidenti dell’Aogoi (per il Piemonte, dott. Roberto Jura, per la Liguria, dott. Vincenzo Maritati, per la Valle d’Aosta dott. Marco Salvatores) il congresso regionale Aogoi si annuncia come un “appuntamento di grande valore scientifico che vedrà la partecipazione di circa 250 professionisti del settore e 80 relatori”, spiega la Asl di Biella in una nota.

Nella sede di “Città Studi”, due giorni di approfondimento per un confronto e un aggiornamento sullo stato dell’arte e sulle più recenti sfide in campo ginecologico e ostetrico.

La prima parte del congresso sarà dedicata alle patologie oncologiche: dalla diagnosi al follow up, indicando i percorsi che le pazienti devono seguire per ottimizzare i tempi. Tra i temi affrontati anche il trattamento dell’endometriosi e le diverse metodiche di contraccezione oggi disponibili e spesso non utilizzate in modo soddisfacente. Particolare attenzione sarà inoltre rivolta alla diagnostica prenatale, percorsi nascita e diagnostica ecografica in gravidanza.

“L’obiettivo – spiega la Asl - è quello di fornire i contribuiti formativi più recenti per monitorare la gravidanza e permettere di giungere all’evento parto nel modo migliore, indirizzando - se necessario - la paziente verso le sedi più idonee all’assistenza”.

Tra gli argomenti analizzati anche le problematiche clinico medico legali in diagnostica prenatale. “Il proposito - ha spiegato il dott. Jura, direttore dell’unità di ostetricia e ginecologia dell’Asl di Biella – è quello di poter stilare in questa occasione un protocollo sul piano medico-legale che possa anche rappresentare uno strumento di tutela e di supporto per i molti colleghi professionisti che spesso si trovano a dover fronteggiare casi clinici complessi”.

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